E si, la campagna elettorale formale si approssima, tutte le puntate ammesse sono oramai state collocate sul tavolo verde, e risuona la fatidica frase anche qui, mentre inizia la pazza corsa della pallina tra numeri e colori sopra la roulette politica italiana.
Tutto a posto per chi speri sulle varie combinazioni possibili in base a istinto, o anche a leciti personali interessi?
Mica tanto.
Infatti, come nei migliori film che si rispetti, anche qui la roulette risulta <addomesticata>; e quasi nessuno dei giocatori gioca a <carte scoperte>.
Ma non vi sono molti dubbi che quella che sta per iniziare risulterà una Partita <epocale>. Di quelle che fanno la storia delle Case da Gioco dove accadono: perché tra i principali giocatori è stato convenuto che non vi sarà limite di posta. E, chi perde, perde probabilmente tutto.
Quale risulta, infatti, la posta di questa delicatissima partita - che per inciso riguarda la sorte di tutti noi - tra i giocatori del nostro Casinò politico italiano attuale?
Il controllo delle istituzioni repubblicane e di quel che rimane della nostra democrazia elettiva.
Da cosa deriva, questa peraltro più che ragionevole supposizione?