venerdì 22 agosto 2014

Restiamo ancor più costernati

nel precedente post "banana repubblica" si era data forma a dei pensieri sorti dalla notizia di Stampa che anche attività illegali notoriamente controllate dalla grande malavita, quali droga, prostituzione, contrabbando, sarebbero state stimate entrando a far parte della determinazione del Pil nazionale.

Al Capone, un volto comunemente associato alla criminalità organizzata.

Oggi, leggendo sempre sul Corriere della Sera le precisazioni al riguardo da parte del presidente dell'Istat, ci sentiamo di dire di sentirci <ancor più costernati>.
<<(...) Serve ad avere un quadro più aderente e reale del funzionamento di un sistema economico. Tutto quì>(...)>
dall'intervista di mario sensini al presidente Istat, pag 10 del Corriere della Sera che titola "La droga nel pil, una fotografia più realistica".


E no, qui pare proprio che non ci siamo, cara Istat.

Se ci fosse stato detto che la pubblicazione sui dati del Pil di una nazione, la nostra in questo caso, sarebbe stata anche corredata da una ampia documentazione statistica stimata di cosa determina di economico anche l'attività della grande malavita con droga, prostituzione, contrabbando, non avremmo trovato niente da eccepire.

Ma qui risulta che parliamo di ben altro.

Vale a dire, che risulta stimiamo, e conteggiamo, quanto pil nazionale produce anche l'attività malavitosa sopra riferita.

La differenza colossale pare che si veda a colpo d'occhio anche senza essere Statistici:
nel primo caso, documentiamo al meglio anche la conoscenza delle aree meno controllate del paese e le loro tendenziali attività. Bene.

Nel secondo, di caso, che risulta il nostro attuale, portiamo l'attività criminale all'interno dei produttori di ricchezza nazionale.

Non pare poca cosa, l'uno o l'altro fare. Concorda?

Indubbiamente, nessuno di noi ignora che, da sempre, risulta esservi come una porta girevole potenziale tra grandi capitali leciti e malavitosi; ma un conto appare dire che vi sia una porta che sarebbe forse meglio non far troppo girare. Un conto dire che, visto che c'è, togliamo anche la porta e mischiamo tutto quel che c'è da mischiare....

E le conseguenze, indipendentemente dall'etica più elementare, risultano rovinose a cascata anche esse, a quel che appare.

Fatto il giochino apparentemente banale, scopriremo di non essere in recessione? scopriremo che nel limite del 3% di differenziale pil debito ADESSO ci stiamo più che bene?

Ma come farete a non dover anche dire che quel prezioso, per chi gestisce, risultato, è dovuto esclusivamente ai benefici delle predette attività criminali?
Cosa farete? grazie mafia, Camorra e Ndragheta?
E come mai, altrimenti, lo eviterete?

E veramente anche il possibile inverso connesso, sfugge?

Perché pare evidente che, in anni a seguire, potremmo doverci <rammaricare> di essere fuori dai parametri Ue, perché in quell'anno, abbiamo dovuto constatare, purtroppo, una caduta anche di affari criminali; la qual cosa ci ha fatto finire in recessione....

Invece questo anno, grazie ad un incremento della tratta delle schiave donne destinate tutte dalla grande malavita sulle nostre strade, ci siamo salvati dalla procedura d'infrazione....


Ma di che cosa parlate? almeno lo sapete, quale porta dischiudete? 

risulta infatti che, così, si sta portando, come se fosse niente, i grandi affari della criminalità a decidere il pil e lo spred nazionale quale sua componente accetta ed integrante...
Se ai nostri ragazze e ragazzi già senza lavoro e troppe speranze gli togliamo anche l'orgoglio della dignità della nazione, possiamo solo affidarli alla Provvidenza che li guardi...

Statisticamente, ci state suscitando sempre più costernazione. Quanto meglio vi spiegate...


(immagini: www.wikipewdia.org)

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