lunedì 5 settembre 2011

Lettera aperta al Segretario della CGIL Camusso

gent.ma Segretario Camusso,

mi permetto di rivolgermi a lei, pur non iscritto, come italiano. Le anticipo che trovo del tutto giusta e comprensibile la iniziativa di domani del suo Movimento. Non solo per il sacrosanto diritto di poterlo fare, ma anche perché mi è apparso, cosa che ho pubblicamente detto e scritto, pur nella mia modestia, uno dei tentativi seri di riportare al centro dell'attenzione il Lavoro ed i suoi redditi equi. Dal momento che resto più che mai convinto che la crisi italiana, e non solo, sia soprattutto una crisi da POVERTA' DI MASSA e da MANCANZA DI LAVORO EQUO.

Perché allora le scrivo?

Ho letto proprio oggi che il suo Movimento ha inteso impedire domani l'uscita del Corriere della Sera in concomitanza dello Sciopero Generale indetto.
Posto che sia così, ma non credo che la nota di prima pagina del Direttore menta, non entro minimamente nelle motivazioni. Sicuramente importanti e su cui non metto bocca, con rispetto.

Quello che volevo annotare, Gent.ma Segretario, è che il Corriere della Sera, lo dico da usuale lettore, mi risulta uno dei pochi giornali italiani senza tesi a priori. Sul quale, pur consentendo o dissentendo come ovunque, appare possibile farsi una idea ragionevolmente fondata su quel che succede in Italia, Europa, ed anche altrove. Io, ad esempio vi ho letto anche il suo Landini in una intervista di notevole spessore e che altrimenti avrei ignorato quei pensieri. Domani, sembra che sarò privato di quel faro anche personale.

Ma non è questo tuttavia che volevo segnalarle. Il mio piccolo messaggio, in fondo, si riduce ad una rispettosa domanda.

Ben Ali e Mubarak, sono caduti per l'indignazione del loro popolo soltanto, o perché, assieme, l'informazione internazionale, anche la nostra, non ha mai spento i fari su quelle sacrosante rivolte popolari?
Quelle piazze del Nord Africa, avrebbero mai vinto su governi imbelli quanto prepotenti, se avessero inalberato, contemporaneamente cartelli. Spegnete tutta l'informazione in segno di solidarietà, finché non avremo vinto?

Grazie dell'attenzione e buon lavoro per tutti noi a lei ed al Suo Movimento. Anche domani, giorno sicuramente importante per tutti anche noi e non violento.
Cordialmente, mario staffaroni

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