Sono esterefatto!
Monti a Der Spiegel:
<(...) Se avessi dovuto tenere in considerazione le posizioni del Parlamento italiano, dal quale avevo avuto indicazioni di far passare gli eurobond, NON AVREI DOVUTO DARE IL CONSENSO ITALIANO NELL'ULTIMO CONSIGLIO EUROPEO. (...)>
(da Corriere della Sera di Andrea Garibaldi, pag.2, 6 agosto)
Ma si sono resi conto al Parlamento italiano di quel che risulta gli viene detto al suo indirizzo via intervista? non è che risulti per caso violazione confessa eventuale ai poteri di un Organo costituzionale sovrano sul governo?
sono impietrito!
e ci ritorna pure sopra, ove non fosse già ben chiaro.
Monti a Der Spiegel:
<(...) ogni governo ha il dovere di guidare il proprio parlamento>, perchè se i governi ESEGUISSERO <<ESLUSIVAMENTE LE DECISIONI DEI PARLAMENTI, la rottura dell'Europa sarebbe più probabile della sua integrazione>> (...)
(da Corriere della Sera di Andrea Garibaldi, pag.2, 6 agosto)
p.s. - la parte di testo in maiuscolo è di questa trascrizione altrimenti letterale.
Siamo forse ritornati allo Statuto Albertino da chi siede in Senato in effetti per poteri risultati già regi?
E il parlamento italiano che fa? critica i tedeschi che, grazie a iddio, fischiano in coro siffatte concezioni costituzionali del nostro premier?
E la libera informazione italiana che fa, dinanzi a questo che risulta una plateale concezione alternativa all'attuale assetto costituzionale parlamentare italiano?
E noi, pubblica opinione italiana, non abbiamo niente da dire al riguardo?
Via la preferenza, via la scelta degli eletti, adesso andremo anche a via parlamento che non risulta esattamente un indirizzo da stradario urbano?
INTANTO IN GERMANIA, per fortuna rispondono anche per noi:
<<Le decisioni dei governi devono avere una legittimità democratica. La cancelliera è consapevole che in Germania i testi di legge devono essere sostenuti dal Parlamento, che deve essere coinvolto nella loro elaborazione>>
E' con questa frase che il portavoce di Angela Merkel <<sconfessa>> le dichiarazioni di Monti allo Spegel. (...)
(corriere della sera, 7 agosto 2012, pag.5. di Mara Georgolet)
E QUESTA VOLTA, GRAZIE CANCELLIERA, ANCHE PER NOI
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