venerdì 29 luglio 2011

Mi presento: perché un blog adesso

Ho scoperto recentemente internet e le tante potenzialità che reca. In particolare quella di una <socialità> a rete per quanti ritengano avere possibili pensieri, parole, iniziative, sogni da condividere assieme.

Naturalmente mi avvicino a queste nuove potenzialità con la circospezione di un'altra generazione, la mia del 1947, che scopre nuovi strumenti. Ad esempio, io ed il computer spesso ancora bisticciamo quando lui vuole andare da una parte ed io non so capirlo o seguirlo efficacemente. Allora, mi possono anche capitare pasticci rari da districare. O più spesso mi ritraggo perplesso quando a volte mi chiede quello che non gli so dare.
Non deve essere questo mio comportamento poi molto diverso da quanti osservavano la ruota tonda, scoperta spettacolare rispetto alla ruota quadra, che però tendeva ad andare dove voleva andare. Ma non lo mollo il nuovo, finestra del futuro presente. Come penso chi si aggrappò alla ruota tonda ribelle ed entrò assieme ad essa nel futuro.


Questo comporta un mio utilizzo assai <spartano>  delle tante potenzialità creative dei siti. Un po' come usare una Ferrari solo per andare a prendere un caffè. E riporla in garage. me ne rendo conto. Per le parole tuttavia basta la "macchina" da scrivere, sperando di avere qualcosa da dire.
Per i potenziali "pasticci" mi affido alla comprensione di chi passa o chi legga. Che vogliano usare la stessa comprensione di chi, in un gustoso intermezzo attuale, vedeva usare la sua invenzione della catapulta come porta messaggi privato.



PERCHE' UN BLOG, ADESSO

Ho scoperto internet, e le sue grandi potenzialità nel giugno trascorso. Postandovi in sito www.kitfaidate.com come personale contributo ad una auspicata assemblea in rete di italiane ed italiani che decidano di darsi un programma auto gestito per il rilancio della nostra nazione nello sviluppo grazie al lavoro equo e diffuso ed ai diritti per tutti che solo esso apre.


Il sito tuttavia reca un contributo sugli obiettivi e possibili ragioni, ed esiti attesi, per affrontare un eventuale auspicato simile percorso condiviso. Quasi come una serie di relazioni ad una assemblea che deve poter capire, poi valutare e decidere assieme. E come meglio ritiene.
Dunque è così. Come appare. Non può venire mutato a giorno a giorno in base ai pensieri personali al momento. Se serva, è così. Come appare. Per aprire un dibattito credo che basti.


Poi, mi sono, circospetto, affacciato su Facebook (dove per inciso c'è un viso di questo 63enne che scrive). E su Twitter (che mi rappresenta ancora con l'uovo). In un trapestare di tasti.


Questa immagine dell'uovo twitter in vero nasceva perché, povero me, non ho saputo inserirvi la foto.... e chi altrove mi aveva prima aiutato era assente.

Devo dire che col tempo, senza nessun mio desiderio di mistero del viso alle spalle, ho scoperto di essermi affezionato a quell'ovetto. Sarà forse perché sino a tempi non più ragazzini ho letto con grande piacere Paperino. "L'abitante" mio tuttora prediletto a Paperopoli.  Topolonia mi piaceva un po meno; salvo Pippo e Pluto.
E allora mi sono sentito quasi come in colpa a rifiutare, in seguito, quell'uovo <papero> che mi aveva portato in Twitter. E dunque così vi resto.


Nei due social ho trovato un mondo brulicante che parla, spera, interagisce. Una piazza reale per via virtuale....
E mi ha fatto comprendere ancora di più quanto del reale ci sottrae una emittenza tradizionale troppo spesso risultata solo autore referenziale. Di sé stessa. E non solo.

Qui i miei "limiti" sono divenuti a volte orrendi. A volte ancora mi auto invio qualche messaggio su Facebook; mi prende anche a volte in giro Twitter quando mi dice già detto e io rettifico, mentre lui penso sghignazza stampando l'uno e l'altro. E affacciandomi con piacere in splendidi siti amici dove a volte mi attorciglio di ammirazione anche per questo....


Dunque, concludendo, se qualcuno ancora segue le righe scombinate, quasi come un diario.

A volte può capitare, a volte può apparire necessario, a volte l'attualità può suggerire di dare forma ad un pensiero magari più ampio di un <cinguettio>. Ho di un facebook.
Ecco il perché del BLOG attuale.


Se qualcuno vorrà o gli capiterà di affacciarsi, qui troverà qualche pensiero e parola suscitata nel momento presente da chi si sente, e continua a sentirsi, una persona nel gruppo. Per sentirsi anche bene. Da sempre.

p.s.  - Adesso provo a pubblicare. Poi provo a vedere se saprò anche reiterare nelle prossime volte. Vedremo.
Buonagiornata a chi acceda,
mario staffaroni

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