lunedì 24 febbraio 2014

Le Leggi umane e le Leggi degli Stati


Dedicato alle ragazze ed ai ragazzi italiani e del mondo
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Le Società deboli dei desideri forti



Quello che segue è un piccolo stralcio tratto dalle bozze che nel 2009/2010 preparavano quello che sarebbe poi stata una  pubblicazione del Libro Come Sarete di Edicom editore. Libro inteso espressamente dedicato ai Giovani ed alle Giovani italiane e nel mondo. Tanto che il titolo che la Bozza del Libro aveva inizialmente pensato risultava “Lettera aperta ai ragazzi e ragazze del Terzo millennio da uno più anziano del millennio trascorso”

Se ne colloca qui uno stralcio, di quella bozza che preparava il libro, per due sostanziali motivazioni e che si confida possano essere gradite da chi legga, i ragazzi e le ragazze in specie, ma anche di noi adulti finanche.
Appaiono infatti, al momento, in troppe società nostre del mondo, ma italiana anche purtroppo inclusa, una deriva strisciante che smarrisce conquiste essenziali per tentare di risospingerci lentamente verso l’abbandono di troppe conquiste democratiche vitali. Pertanto, quello che allora si scriveva, e poi si pubblicava, appare proprio oggi ancora quanto mai attuale quale rischio collettivo da evitare.
Ed appare in troppe parti del mondo, italiano anche purtroppo incluso, un senso di smarrimento e di inutilità nuovamente visto instillato nei giovani come un sottile veleno che li neutralizzi. 
I quali Giovani, Ragazze e Ragazzi italiani e del mondo, invece, erano, e soprattutto rimangono, l’unica speranza vera di non ricadere indietro nel modo di vivere ed operare degli stessi Stati.


I Giovani, pertanto, appare che abbiano un grande bisogno di sapere, e di sentirselo anche ripetere che proprio loro restano la grande SPERANZA di un mondo migliore e ovunque.

Con queste piccole intenzione di chi qui anche adesso scrive, eccolo anche in quel che segue:


DALLE BOZZE DI quello che sarebbe poi stato il libro COME SARETE edito da EDICOM:

<< << (….)
Le leggi umane, le leggi degli Stati.

Neanche esse sembrano possano mai tradire la testimonianza e la salvaguardia dei valori profondi fondanti di qualunque  popolo senza temo così disperderlo. Quello stesso popolo.
Perché, se è vero che nel privato opera la comprensione di molte diversità, ed il dovere di non giudicare ingenerosamente tra fratelli e sorelle, nella propria nazione sono le sue Leggi umane a dire e rivelare senza inganni che Paese sei o stai diventando. E come le rispetti.

Volete qualche esempio, ancora terribilmente concreto - ragazzi e ragazze - da osservare assieme come sempre anche questo? 
Del resto, stavano appunto giusto per dircelo i loro esempi di convivenza coloro che pare ritengono inutili i valori come quelli di cui stiamo parlando.
Stavano appunto per dircelo Giovani e Giovani. Come stanno  infatti per dirci quasi perentoriamente quale era la loro ben concreta idea di convivenza umana e sociale fino a neanche tempi troppo lontani dal presente.
.........
…..I bambini  venivano irreparabilmente mutilati, in Europa e in Italia stessa, cioè privati di organi riproduttivi, a centinaia di migliaia fino a tempi recenti solo per conservargli una voce bianca asessuata nel cantare, anche salmi al Creatore.
.........
I bambini e le bambine, europee anche, erano  la forza  di lavoro semischiava, assieme alle donne, ancora nella prima rivoluzione industriale al principio del secolo trascorso e nei Paesi più civili anche.
.........
Non si contano nemmeno, le infinite giovanissime iniziate al sesso od obbligate alla maternità  violentemente dai soli desideri incontrastati di un padrone-proprietario anche di quei corpi a tutti gli effetti.
.........
La pedofilia e l’omosessualità come altrui imposizione pare arrivassero sino alle soglie  anche di Sacrestie.
……….
Le case “chiuse” di  prostituzione per donne, accoglievano quasi sempre delle sventurate ragazze lì  finite segregate ad offrir sesso per altrui pingui guadagni e  non da una vocazione.
..........
Gli ebrei sono stati gasati a milioni neanche cento anni fa, e da europei; che con i poveri resti di adulti e bambini, pare facessero sottoprodotti come saponi, pettini, crini, persino lingotti dalle protesi dorate dei denti.
.........
Ancora in Italia, neanche un secolo fa non studiavano che pochi ragazzi e ragazze, e non perché gli altri bambini cresciuti analfabeti fossero negligenti.
.........
Tanti bambini, a distanza neanche di un secolo, morivano come mosche anche in Italia per l’impossibilità economica a curarli dei loro genitori. 
.........
I gay, spesso, si usavano di sera nei luoghi più inattesi, e si imprigionavano di giorno….
……….
In tante famiglie, anche Italiane, sono cresciute schiere di bambine e ragazze, sottomesse forzosamente ai piaceri del sesso di qualunque convivente delinquente.
.........
Le donne italiane, sino a non tantissimo tempo fa, potevano essere finanche uccise semi legalmente, se sospettate di tradimento dal loro convivente.
.........
Lesbiche potevano finire anche al rogo in tempi meno recenti, se non incontravano una ricca che le amasse……
.........
Bambini e bambine, in secoli recenti, venivano abbandonati a migliaia ovunque, e i meno sfortunati presso Conventi: che i nomi esposti pare testimoniano ancora tra noi quei diffusi tormenti per troppi.
.........
Molte donne italiane, le giovani in specie, difficilmente  uscivano di casa da sole, o senza “scorta” adulta; anche di giorno. E non è tanto tempo riscorso.
.........
Le ragazze anche italiane non tanto tempo fa in gran parte non studiavano, e non perché fossero sciocche; parte dei maschi invece potevano studiare più frequentemente.
.........
Le donne, e non solo italiane,  non potevano votare, ancora  agli inizi del secolo scorso.
.........
Tanti bambini anche europei venivano destinati in larghe schiere all’accattonaggio con miglior profitto degli storpi per lo sfrutatore. ……… 
……..
Il lavoro anche personale, per chi non fosse già ricco, il più delle volte non concedeva nemmeno il poter mangiare a chi pur vi si piegasse nella fatica per quel fine dall'alba al tramonto.
..........

E’ vero? vedo che state per domandarmelo in tanti, mentre vi scorgo ora quasi sgomenti. E’ vero che accadeva, e neanche troppo addietro nel tempo, anche tra noi? 
E’ vero ragazzi e ragazze. Alcune piaghe atroci hanno sfiorato ancora i tempi della mia giovinezza. Altre ce le documenta accadute,  inesorabilmente la storia anche nostra recente.

Ma questo - sento che vi chiedete e mi chiedete sempre più a disagio - non doveva essere l’evo cristiano dei valori profondi? Ma allora quali valori erano e saranno? Allora non serve a niente viverli e testimoniarli…..


Qui evidentemente parla con voi un anziano, non uno storico e un teologo. Non credo che ci serva adesso. Dunque, vi racconto semplicemente, come sempre, cosa pensi.
Anche di questo poi deciderete come liberamente meglio riterrete dopo averne discusso se volete assieme.

Vedete cari Giovani e Giovani, i valori profondi dei millenni cristiani - che risulta innervino tuttavia ancora il nostro mondo attuale - non sono trionfati istantaneamente da soli alla sola parola di Cristo. Il Redentore, anche per chi creda, non è venuto infatti da Re, ad insediare un suo incontrastato Regno materiale del Bene sulla Terra.
Egli è venuto da seminatore, credo. A seminare valori sufficienti, se fatti propri, a cambiare il mondo in meglio. Se fatti propri….
Tanto che il Redentore stesso è stato giustiziato in croce, per dissenso, di chi non pare gradì affatto quella Sua proposta di vivere umano……
I primi cristiani vennero perseguitati e giustiziati in massa…. Presumo per terrore degli allora medesimi potenti a simili valori  ritenuti pericolosi anche per essi ….. e per le loro crudeli prepotenze, …..per i loro stessi ben tangibili interessi.

Il Redentore risulta disse che era venuto soprattutto per i peccatori, come tale certamente venuto spero anche per chi parla, che i giusti non avevano bisogno …..

Allora, è stato tutto tempo perso, sento che vorreste interrompermi con voce incrinata da vostra profonda tristezza. Allora a che ci serve anche sulla terra se quei valori li difendiamo e li testimoniamo per primo con noi stessi?
Ci serve, ragazze e ragazzi, vi serve sicuramente, penso, quanto l’aria. Perché quel seme combattuto da sempre, ha intanto germinato infiniti germogli. E per quanto ti accanisca a estirparli come folle di paura al solo vederli, non li strapperai mai tutti. Essi infatti forniranno incessantemente forza e coraggio anche a popoli e genti in ogni tempo. Anche dei più diversi.
Non ve lo dico questo io che non conto niente. Sembra che ce lo dica anche uno studioso del secolo presente, come già abbiamo visto in precedenza. Fréderic Lenoir, filosofo ed accademico francese.
Ricordate?

<< …. Uguaglianza, giustizia, separazione tra sfera religiosa e politica, libertà: la modernità non ha rinnegato l’insegnamento di Gesù, lo ha semmai legittimato separandolo dalla sua origine divina.
Non è vero che l’occidente di oggi è meno cristiano di quello di ieri. Se da un lato la secolarizzazione ha svuotato le chiese e indebolito il dogma, l’insegnamento etico ereditato dall’uomo di Nazareth è ben presente nei valori che stanno alla base della società laica. …….. >> (da Panorama 17 sett. 2009)

Vedete, Giovani e Giovani, quanto anche altri ben più autorevoli pare ritengano che il pensiero cristiano abbia in realtà cambiato profondamente e per sempre anche il sociale dell’essere umano presente?
Del resto, pur in tante scivolate rovinose del percorso, è solo un caso che nessuno oggi, neanche un dittatore folle presumo, oserebbe “punire” gli schiavi, ribelli assieme a Spartaco di Roma antica, crocifiggendoli a migliaia ininterrottamente da Capua a Roma dopo averli sconfitti. Per dargli contemporaneamente anche fuoco agli sventurati nell’agonia, ad illuminare la consolare antica nella notte. Quale così tangibile monito feroce verso tutti gli schiavi  di Roma futuri e presenti.

Nessuno ancora, credo oggi, oserebbe per quanto scellerato, infliggere ad un intero popolo ritenuto nemico e vinto quanto così si legge applicato da Roma antica imperiale:
“ “ ….. il trattamento riservato ai Butteri dopo una spedizione punitiva guidata da Costantino: i barbari furono intrappolati in una regione di foreste impenetrabili e di paludi; gran parte di loro furono uccisi; il loro bestiame confiscato; i loro villaggi dati alle fiamme; tutti gli adulti furono dati in pasto alle belve nell’arena e i bambini venduti come schiavi.
…… “ “  (dal Corriere della Sera del 17 novembre 2009 pag. 38, di Paolo Mieli)

Siamo dunque nell’insieme divenuti più buoni noi esseri umani attuali? Non credo, non credo proprio, purtroppo, ragazzi e ragazze. Tanto meno osservando quanto ci siamo venuti imbattendo. Siamo temo sostanzialmente sempre uguali, nella nostra natura, noi esseri umani. Un po’ angeli, ed un poco belve, come sempre pare. Non a tutti infatti, individualmente, i valori profondi cristiani pare siano graditi da testimoniare anche nel quotidiano fare.
Tuttavia una simile feroce punizione di esseri divenuti “inermi”, noi oggi siamo in grado di ritenerla intollerabile anche come popoli e nazioni.

Noi esseri umani  ragazzi e ragazze - in tempi decisamente recenti e da parte di credenti, atei o non credenti - abbiamo infatti conseguito una direi vitale irrinunciabile conquista per tutti. Sulle ali dei valori profondi cristiani, germinati nel cuore dei popoli stessi.

Consapevoli che l’adesione individuale ai valori profondi, immessi dal pensiero giudaico cristiano, tuttavia nelle nostre società assai spesso vanno e vengono nel concreto con tormento anche a volte delle genti. Spesso poi, è risultato che vanno, come schiacciati dagli interessi  di pochi. E non sai quando ritornano per chi disperatamente li aspetti.

Ebbene, l’umanità recente, europea per prima ritengo, risulta abbia costruito pertanto proprio per questo ciò che poi chiamiamo oggi Stato moderno.
Cosa voglio dire ragazzi e ragazze, per cercare di farmi comprendere da voi ancora meglio?
Credenti e non credenti, ma accomunati da medesimi valori, hanno voluto quei valori profondi dei popoli e genti venissero ancorati a norme fondanti anche materialmente i loro stessi Stati.

Ritengo sia stata la Rivoluzione Francese, per prima, a porre un pilastro decisivo agli arbitri materiali entro gli Stati contro i valori delle loro stesse genti.
 Un passo risultato decisivo e che ci conduce infatti fuori dal buio delle altrui buone volontà o meno precedenti.

Risulta infatti che cominci la Francia con la sua  Rivoluzione già nell’ottocento. Poi sempre la Francia risulta che lo semini anche altrove e in Stati dei più diversi: Le Costituzioni a base degli Stati. Come anche attualmente.
E inoltre compare che, questa stessa contaminazione francese nel sogno di un vivere per tutti umanamente più degno e civile secondo valori propri condivisi, contamini anche un futuro gigante allora ancora dormiente: gli Stati Uniti d’America. Vi si inspirano infatti per la loro stessa Costituzione che ne consacra la nascita e l’indipendenza come libero Stato.

Costituzione liberamente scelta. Vale a dire un volontario patto fondante e vitale di valori profondi di un popolo intero. I quali patti, per  libera scelta di quel medesimo popolo o gente, non si possono disattendere senza sciogliere il patto di convivenza comune in quello stesso momento.

Uguaglianza, giustizia, Libertà. Un primo vitale pilastro alla convivenza comune nazionale, coerente con i valori profondi individuali di quelle stesse genti – come sembra dire anche l’accademico francese Lenoir - era stato dunque ora messo a presidiare anche la vita materiale e sociale di quei popoli.
Risultando un pilastro così vitale ed essenziale, per ogni popolo, che pare non abbia più ceduto. Neanche quando si sono ritirate le Armate Napoleoniche.

Le quali Armate, non sempre certo disinteressatamente, l’avevano infatti recato con sé sciamando in guerra per l’Europa.
Del resto, la Natura risulta lo faccia da sempre di utilizzare i più diversi vettori, magari non disinteressati, a spargere semi e pollini vitali per tutti.
In altre parole, quel vitale patto costituzionale sceltosi da tanti popoli anche successivamente, pare ovunque sottintenda: così siamo un solo popolo e unito, nella prosperità come nelle difficoltà da affrontare coesi. Sciogliete quel patto, e viene meno l’impegno comune  a vivere civilmente insieme.
Quanto fosse vitale quel pilastro, che incardina ancora oggi il patto democratico dentro i nostri stessi Stati attuali, sembra lo rivela anche quel che risulta accadde dopo la spinta delle Armate Napoleoniche a diffonderlo ovunque.
Infatti, questo sembra ci racconti la Storia recente europea. Sconfitto definitivamente Napoleone dagli alleati imperi possenti di quei tempi, Austria, Russia, Inghilterra, quegli stessi imperi instaurarono in tutta Europa anche con la forza delle armi un periodo che viene ricordato come RESTAURAZIONE. Cioè - ragazzi e ragazze - in altre parole ripristinarono l’ordine politico e sociale di prima della Rivoluzione Francese.

Tuttavia  quegli stessi imperi pur così grandi, come ci dice poi ancora la nostra storia recente, pare fecero un per loro stessi micidiale errore egoista di valutazione. Tra molto altro, abrogarono le Costituzioni che intanto si erano diffuse come Patti tra uguali entro gli Stati più diversi. Pretesero, con la forza delle loro armi, di dire anche ai popoli europei che Uguaglianza, Fraternità, Libertà, venivano abrogati ovunque assieme al resto sconfitto.

I popoli europei, cioè tutti noi, pare non gradirono.

Che i grandi semi una volta gettati tra l’umanità, puoi anche giustiziare il fondatore sulla Croce, perseguitare i primi adepti, sconfiggere più recentemente le Armate che li hanno recate con se magari per fini diversi. Ma all’improvviso scopri che hai solo perso tempo e risorse.
Perché quegli stessi semi hanno germinato intanto nel profondo dei singoli cuori di genti tanto  diverse. Fattivi così propri per sempre da infiniti uomini e donne. E li, a quel livello, scopri magari troppo tardi che non ci si può più far niente. A meno che non li ammazzi tutti. Popoli e genti. Ma del potere è risaputo che, fortunatamente almeno di questo, nessuno se ne faccia poi niente se rimane .totalmente solo.

A riprova di questo modestissimo convincimento di chi parla, pare tuttavia arrivare anche l’andamento successivo della Storia. Pur se letto sempre con occhi di popolo come rimane chi ora parla. Non certo di studioso. Del resto voi stessi sapete bene che abbiamo tutti il diritto, evidentemente senza presunzione, di esporre i nostri pensieri e valutazioni sopra quel che vediamo e ci interessi. Altrimenti, come potremmo anche votare da elettori se non capiamo niente?
Questo lasciamolo decisamente a chi vorrebbe chiuderci la bocca. Il popolo, cioè la sua stessa gente, capisce eccome. Altro se capisce. Credo anzi abbia anche una memoria ed un cuore. Anche collettivamente.

Comunque, in breve lasso di tempo, brevissimo per i tempi della Storia umana, l’Austria si disintegrerà come impero nella ribellione diffusa delle sue stesse genti. La Russia la seguirà a ruota stretta, scomparendo come impero a sua volta. E l’Inghilterra, anche se buon ultima, non poté evitare di veder svanito anche il proprio d’impero già così grande. Nemmeno la Francia stessa, fatta rientrare intanto nei ranghi, sembra si sottrarrà a tale medesima incontenibile spinta. Sempre, per ribellioni  risultate incomprimibili delle loro stesse precedenti genti anche del mondo. Scoprendosi ora  infatti impossibile mantenerle ancora insieme, neanche con la brutalità della forza, senza liberta, uguaglianza, fraternità anche per essi.

Dal momento che tutti quei popoli, progressivamente anche extra europei, pare si fossero irrimediabilmente innamorati, nei loro cuori, di quei valori profondi espressisi in Libertà, Fraternità, Uguaglianza anche come propri pilastri statuali del vivere comune. E non più solo valori privati.

Poi, Giovani e Giovani, e siamo già al secolo trascorso e ad accadimenti che nella seconda parte dello stesso ha vissuto personalmente anche chi parla, i popoli civili e democratici europei, e non solo, risulta fecero un secondo passo avanti altrettanto decisivo al loro vivere insieme. Sempre ancorato a propri valori profondi.
Pare infatti che abbiano come detto quei medesimi popoli e genti – e nella seconda metà del secolo trascorso l’abbiamo detto pacificamente ma con incontenibile spinta soprattutto noi allora giovani in particolare-  :  Vediamo che i Pilastri dei valori profondi e fondanti i nostri popoli ci sono, e devono restarci. Nelle nostre Costituzioni.
Tuttavia vediamo che troppo spesso, nel quotidiano vivere collettivo di noi tutti, pare non si scorgano sempre. Anzi, a volte pare scompaiano. Forse perché troppo alti.

Caliamoli allora in alcune delle Leggi basilari dello Stato nostro stesso, leggi pertanto innervate dai medesimi valori profondi fondanti. In quelle leggi che regolano il convivere civile e materiale di ogni giorno tra di noi. Così che le comprendiamo meglio tutti, normali e anche un po’ sordi.
Evitandoci così di svegliarci ogni giorno per dover scoprire se siamo ancora esseri umani tutti. O alcuni si debbano scoprire divenuti improvvisamente schiavi o prede inermi. Vai a letto con le leggi basilari del tuo Stato sopra il comodino, e ti svegli constatando, già osservando solo il prezioso volumetto, che sei ancora e sempre essere umano esattamente come ogni altro tuo connazionale.
Una svolta epocale, ritengo rappresenti tuttora.
Il pilastro centrale volontario con le Costituzioni, le travi portanti coerenti con le Leggi discesene: ecco che compare la casa comune anche di oggi per esseri umani uguali nei valori, nei doveri e nei diritti. Di entrambi i sessi. Di ogni età.

Pochi balzi – costati in realtà infinito impegno e sacrificio anche di tanti – e la convivenza umana pare accenda come la freccia del sorpasso. Lasci l’ondivagare alterno angoscioso di millenni precedenti ed entri nel futuro nostro. E vostro.
Anche se oggi vi può solo apparire semplicemente naturale che tale sia, ragazzi e ragazze, il mutamento è risultato e tuttora risulta  semplicemente enorme in effetti.

La dignità umana chiesta già uguale per tutti dai comuni valori profondi di un popolo, veniva  così infatti svincolata dalla concessione saltellante dell’altrui compassione. Prima pressoché sola  speranza esistente per troppi.
Diventava, invece, semplicemente un diritto per chiunque: garantito dalla stessa Legge.

Cosicché il patto della comune convivenza statuale - sotto il presidio indispensabile della democrazia risultato l’unico che consenta ai popoli di esprimersi e di vigilare concretamente ed efficacemente su di loro stessi - a poco a poco si è come dispiegato in Patti subalterni conseguenti. I quali comunque sono oggi alla inseparabile base dello stesso Patto fondante. Una conquista ritenuta irrinunciabile e per sempre.
Una vita comune collettiva regolata da Leggi fattesi dai popoli stessi con propri rappresentanti liberamente eletti e scelti. I Parlamenti.

Per farci capire meglio da voi tutti, Giovani e Giovani, rifacciamo insieme quel tipo di percorso che già prima c’aveva sgomentato tanto così negativo giustamente vi è apparso. Che ne pensate? Allora lo facciamo insieme.

La Legge, che onora e si adegua al Patto ispirato ai valori profondi posti con Costituzione anche a base  dello Stato, adesso stabilisce:
….....
E’ vietata dalla Legge qualunque violenza o mutilazione sui bambini e bambine;
.........
Per Legge i bambini e le bambine non possono venire costretti al lavoro prima di una certa loro età matura prestabilitavi uguale per tutti loro indipendentemente dal reddito;
.........
usare o costringere bambini e bambine ad usi sessuali altrui è vietato e punito dalla Legge;
.........
Nessuna donna, per Legge, può venire obbligata a sottostare alla costrizione della prostituzione per altrui illeciti profitto; ne venir mai privata della propria libertà individuale da nessuno;
…….
tutti i popoli sono uguali indipendentemente da razze e colori di pelle; idee razziste pertanto non sono ammesse dalla Legge;
l’olocausto diviene un monito indelebile in tutti noi e per sempre: i valori profondi vanno difesi anche dalle nostre leggi;   vietano ogni culto di razze;
…….
Il diritto allo studio, obbligatorio sino ad una certa età per tutti i bambini e bambine indistintamente, è garantito e tutelato dalla Legge indipendentemente dal reddito;
.........
Tutti i figli concepiti da uno stesso genitore, sono uguali dinanzi alla Legge nei loro essenziali diritti; anche se non riconosciuti tali dallo stesso genitore; la legge stessa infatti ne sancisce il riconoscimento a chi vi ricorra avendone ragioni;
.........
Il diritto alla salute ed alle cure è garantito a tutti dalla Legge indipendentemente dal reddito;
……..
Nessuno, per Legge, può essere perseguitato, umiliato, discriminato  o sfruttato per diverse inclinazioni sessuali personali od opinioni; tanto meno per le proprie religioni;
..........
La famiglia naturale è un caposaldo vitale anche allo Stato; la Legge pertanto la sostiene; e ne punisce ogni abuso o violenza anche da parte di propri componenti;
..........
La parità uomo donna è garantita e tutelata in tutte le sue manifestazioni per Legge; lo Stato la tutela come bene suo;
..........
Bambini e bambine non possono morire di stenti se rimasti soli, ma la Legge vi provvede anche ad essi;
..........
Ogni uomo e donna, che condividano la nazionalità, sono sovrani sopra il proprio stesso Stato con il loro libero voto;
……..
La speranza per tutti di poter vivere lecitamente del proprio Lavoro equamente retribuito diviene uno dei punti fondanti il patto stesso di Costituzione; e quel medesimo Lavoro equo deve anche consentire di assicurare la dignitosa esistenza e sicurezza della propria famiglia se c'è, e dei propri figli e figlie eventuali.
..........
Quel medesimo Lavoro equo non deve in nessun modo mai giungere a mettere a rischio la Salute e la Speranza di vita di colui o colei che lo presti per contribuire a tal modo anche al bene collettivo della intera nazione. La quale sua nazione tutela pertanto, per Costituzione, il Diritto anche alla Salute ed alla Speranza di vita naturale a chi lo presti il proprio Lavoro in equa retribuzione.
.........
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Vedete anche voi ragazzi e ragazze, cosa ha preso lentamente forma sotto i vostri stessi occhi, in molti anni di testimonianze e di impegno di tanti uomini e donne, giovani e adulti, anche in Italia?
Lo Stato moderno e civile in cui voi stessi vivete…. !

La differenza ora appare veramente grande anche a tutti voi, ritengo.
Ora non serve un padrone pietoso, non serve solo un genitore amoroso, non serve solo un coniuge rispettoso, non serve solo un individuo comprensivo…… per poter sperare di vivere da esseri umani entro lo Stato comune.
I valori vitali profondi della nostra stessa gente italiana, sono infatti così irreversibilmente entrati come diritti quotidiani e nel vivere nostro di tutti i giorni per ciascuno. Anche dei ragazzi e ragazze.

In questo semplice modo, frutto però di tanto impegno anche individuale e dure conquiste,  siamo divenuti uomini e donne uguali ad ogni altro, in doveri, ma anche in diritti vitali, dentro la nostra medesima nazione.
Vi pare poco, per dove veniamo da tempi recenti, ragazzi e ragazze?
Sapreste anche voi oggi vivere in un modo diverso?

E sapete che questa pacifica, colossale rivoluzione, anche in Italia si è poi definitivamente consolidata nella sua più larga parte, perché una marea di ragazzi e ragazze di quei tempi hanno imposto, si imposto anche soffrendo, insieme a tanti adulti uomini e donne, che si cancellasse l’ipocrisia di valori profondi fondanti costretti troppo frequentemente a convivere con comportamenti collettivi quotidiani  troppo contrastanti?
Sapete che sono stati soprattutto ragazzi e ragazze, nella seconda metà del secolo trascorso, ad esigere che anche il vivere collettivo quotidiano italiano cominciasse ad andare sempre meglio d’accordo con i nostri valori profondi?
Gli adulti di allora, anche quelli che ne avrebbero volentieri fatto a meno di Uguaglianza, Libertà, Fraternità calata nella vita comune di ogni giorno, dovettero cedere il passo ai “sogni” di un mondo migliore, non solo in Cielo ma un pochino anche in Terra, anche di tantissimi ragazzi e ragazze soprattutto !

L’avreste mai immaginato, dite la verità, ragazzi e ragazze, mentre tanto spesso temo vi interroghiate sconsolati se i giovani servano mai a niente?

Allora, pensate, noi giovani, di entrambi i sessi, venivamo, nell’attenzione della “opportunità”, dietro forse anche alla condizione femminile. Non certo brillante. Che è tutto dire.
Tranne che per papà e mamma, semplicemente non esistevamo socialmente. Eravamo niente, entità come provvisoriamente inesistente quando si diventava maggiorenni a ventun anni. In carriera e nelle professioni si era giovani a cinquanta anni, quando si cominciava a sperare di poter contare. All’interno di una società non solo italiana tenuta saldamente in mano, anche nella “opportunità” da settantenni.

Non ve l’hanno mai detto? Male, se fosse.
Adesso, comunque lo sapete.
Che aspettate, allora, a sognare un mondo ancora migliore conquistato anche da voi, anche adesso?
Aspettate un invito? Dubito che venga. Fortuna che il mondo in meglio, si cambia anche senza invito. Basta volerlo, e saper soffrire pacificamente per vederlo.
I giovani di allora, di ambo i sessi, sono apparsi infatti come una inattesa marea cosciente e premente. Sempre democraticamente e civilmente. Quei momenti giovanili allora venivano anche definiti,  nel loro tempo di maggior vitalità, infatti semplicemente: della non violenza.
Volevano democraticamente e pacificamente poter contare, anche essi socialmente e collettivamente venire ascoltati, rispettati in quanto tali: giovani. Ragazzi e ragazze.
Volevano che fossero anche ascoltati e rispettati i propri allora apparsi peculiari valori. Che, naturalmente, non erano solo loro e questa era per essi una grande forza. Però essi, i giovani, avevano il coraggio civico di esporsi. Tra tanti adulti prudenti. Anche se consenzienti.
Sapete, nemmeno ai giovani di allora non è che a domanda, aprirono la porta dicendo, aspettavamo solo voi. Allora, anche l’opportunità tutelava saldamente l’età matura, l’”esperienza”, lo status economico sociale saldamente conseguito con gli anni.
Il mito infatti era il Commendatore danaroso, non certo lo studente e la studentessa o il giovane o la giovane lavoratore.
Tuttavia quei giovani di allora, risulta che bussarono, bussarono con insistenza civilmente. Non prestarono grande ascolto a tanti i quali, non sempre disinteressatamente, gli dicevano divertitevi e basta. Siate lieti di questa vostra irresponsabilità che vi regaliamo… In cambio, magari non rompete ….

Quei ragazzi e ragazze, in tanti in effetti studiavano anche. Più che sensatamente. Ma dedicavano ore e ore di tempo libero a dibattere, cercare anche i propri di valori, fabbricare  detti con audacia loro giornalini seguitissimi però anche da adulti, vedersi intanto sempre più alleati alla parte più viva e dinamica anche degli adulti e della stessa economia. Perché portavano quei giovani una spinta largamente condivisa nel Paese che voleva infatti anche esso rinnovarsi e crescere.

Dovete infatti anche sapere, ragazzi e ragazze di oggi, che il grande pacifico impegno civico di quella mobilitazione democratica dei giovani, cambiò radicalmente anche l’Italia nel suo vivere sociale.
Migliori diritti sociali e lavorativi anche per la donna; migliore dignità per il lavoro di tutti; sostegni concreti al lavoro femminile ed alla famiglia anche con tanti nidi e asili sorti ovunque; diritti allo studio estesi e incoraggiati;  maggiore età a diciotto anni; assistenze sanitarie e farmaceutiche estese anche a categorie prima escluse; presenza larghissima di giovani in ruoli di responsabilità nelle amministrazioni locali, nelle aziende, in Parlamento….. valori come convivenza, rispetto, aspirazione di pace tra i popoli, provati a calarsi meglio nella vita quotidiana; ………
Molta delI’Italia migliore che vedete ancora oggi, non l’hanno infatti allora recata soltanto poderose lotte adulte che pure nessuno ignora esserci state. L’hanno recata, e non poco, anche l’incontenibile spinta di suoi allora ragazzi e ragazze per una società migliore; perché sperata meno ipocrita, e più rispettosa dei suoi stessi valori e dei loro.

I giovani di allora avevano infatti una grande loro forza: non esprimevano i sogni di una classe soltanto, ma di una intera nazione. Nel suo insieme. Giovani erano il figlio dell’imprenditore, e del bracciante, del bancario e dell’operaio, dell’artigiano e dell’artista, del professionista e del manovale. Tutti insieme a sperare una società migliore. Non che i giovani fossero apolitici nella loro maggior parte. Credevano invece saldamente nelle convergenze delle buone volontà diverse. E le applicavano anche.
Pensate forse magari che quella allora spinta così intensa di giovani fosse solo ideologica marxista o ateista? Vi sbagliereste seriamente ragazzi e ragazze. Non potete forse neppure immaginare quante invece di quelle stesse energie giovanili avessero a base delle loro formazioni valori giudaico cattolici cristiani pubblicamente da essi rivendicati come tali. Valori anche loro profondi di molti tra quei giovani e che non andavano certo ad usare per un improbabile potere temporale. Ma per una società umana attivamente sperata migliore per tutti. Ama il prossimo tuo come te stesso, appariva infatti a molti di essi più che sufficiente per tentare a fare bene insieme ovunque.

Forse fu una delle più profonde rivoluzioni sociali dei tempi contemporanei ad occidente quella sospinta dagli allora ragazzi e ragazze anche italiane. Fatta sulla non violenza.

Non lo credete? domandatelo ai nonni ed alle nonne, anche a molti genitori vostri forse, cosa erano prima i giovani italiani anche per la opportunità nostre; e cosa cominciarono a risultare dopo. Persone che sapevano anche soffrire per farsi rispettare nei pensieri e nei propri valori profondi in cui credevano.
Tanto rispettati che uno dei templi della opportunità di allora, la Moda, gli “dedicò” alfine  una pare intramontabile bandiera: la minigonna.
Che simboleggiava soprattutto non solo una opportunità estetica individuale, ma bensì come l’essere uscito il femminile d’occidente fuori dalle catacombe. Anche se noi speravamo invero allora per sempre.

Non ditemi adesso come sia stato possibile che quella mia generazione di ex giovani di un tempo, di ragazzi e ragazze proprio come voi, con quella propria storia personale che vi ho detto, vi abbia poi lasciato costruire attorno nuovamente come un recinto a voi pur certamente così amati ragazzi e ragazze nostre di oggi.
E restituito il sopravvento al vecchio. Ovunque. Che di per sé non è necessariamente il male. Ma sicuramente non è il futuro.

Forse, ragazzi e ragazze, quella nostra generazione di allora ha avuto al fine paura di se stessa.
Forse, s’è seduta, credendo di aver vinto per sempre; forse ha ceduto troppe sue stesse forze giovani trovatesi improvvisamente chiamate a ruoli anche dirigenti del momento; forse ha avuto paura, così ritirandosi lentamente dalla scena,  anche di sopravvenuti compagni di strada, comparsi a sfondamento conquistato, ma non sempre disinteressati e che avevano del tutto ben divise mete affatto non violente. 
Forse, è solamente che avanzando negli anni, tutti si finisca col vedere nei più giovani quasi inconsciamente il rivale, il pericolo di chi ti sostituisca. Il timore forse innato di non contare più niente invecchiando.

Non so ragazzi e ragazze. Voi, forse avete una ragione anche migliore. Certo è che non vi abbiamo chiamato a condividere quel nostro antico slancio di giovani generazioni, a riprendere voi il testimone nella corsa vitale della storia.
Infatti, vedete, è ancora lì, in terra, il testimone di quella allora corsa piena di speranze.
Abbiamo comunque sbagliato, qualunque ne fosse la ragione. Adesso vediamo anche di quanto.

Che fate? State ancora aspettando ragazzi e ragazze? Non avete compreso che vi sta chiedendo scusa - assieme con le sue generazioni - un ex giovane di allora, e che vi sta additando che il futuro positivo anche nostro ed italiano ha immensamente bisogno di tutti voi e anche dei vostri sogni?
Non vedete con che orgoglio vi guardiamo, qualunque cosa facciate?
Siete la primavera umana, ragazzi e ragazze. Chiunque non sia invecchiato incattivendo, da sempre, nel proprio autunno osserva incantato di ammirazione l’energia vitale  della primavera.
Nel caso vi serva, il testimone della corsa verso il futuro della dignità umana ovunque, è ancora lì. In terra.
Noi, un pezzo della corsa lo abbiamo provato a fare, come ricorderete. Anche se non c’è venuto tutto bene.
Siamo infatti anche a quel modo diventati ognuno di noi, e un poco meglio, espressione sociale quotidiana dei nostri valori umani profondi.
L’Evo antico, quello di implorare misericordia da parte di tanti per poter sopravvivere, infatti, credo finiva a quel punto. Cedendo il passo ad uguali diritti e doveri agli esseri umani tutti, uomini, donne, adulti, ragazzi: per loro stesse leggi comuni.

Questo accade, ed è potuto accadere, perché la legge, è stata chiamata a presidiare e rispettare anche l’esistenza quotidiana di valori comuni profondi….. è stata vincolata ad onorare il Patto Costituzionale volontario che vi presiede sopra gli stessi tra popoli e genti.

Non ne siete del tutto convinti? Facciamo allora, sempre assieme, un percorso di parole - auguriamoci mai nel reale - sganciando le Leggi di tutti i giorni dai nostri comuni valori profondi. Proviamo di nuovo.

Vediamo insieme che accade, magari non solo in Italia :
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Qualunque violenza o mutilazione è vietata dalla Legge sui bambini e bambine; tranne che nei casi di venditori di bambini e sui bambini rapiti, in particolar modo se poveri;
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I bambini e le bambine, per Legge, non possono venire costretti al lavoro prima di una certa età matura prestabilita; ma se vengono rapiti e venduti ai richiedenti, potrebbe accadere loro, specialmente se poveri e soli;
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usare o costringere ad usi sessuali di adulti bambini e bambine è vietato dalla Legge; tranne che nei casi di turismo sessuale, o desideri privati incontenibili di chi possa pagare;
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Nessuna donna, per Legge, può venire costretta a sottostare alla costrizione della prostituzione e per altrui profitto dalla vendita del suo corpo; eccetto le schiave di ogni età, adibite infatti pubblicamente per quegli usi;
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tutti i popoli sono uguali indipendentemente da razze e colori di pelle; idee razziste pertanto non sono ammesse dalla Legge; possiamo però fare eccezione per chi importi servi o schiave anche di colore e li tratti come tali;
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Il diritto allo studio, obbligatorio sino ad una certa età per tutti i bambini e bambine indistintamente, è garantito e tutelato dalla Legge, se ne hanno i mezzi economici; altri possono rimanere esclusi;
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Tutti i figli concepiti da uno stesso genitore, sono uguali dinanzi alla Legge nei loro essenziali diritti; anche se non riconosciuti dal vero genitore biologico; eccetto i figli nati da vendita di seme o ovuli, il cui genitore vero deve rimanere per Legge sempre segreto a tutti; in specie soprattutto ai figli ed in particolare modo ai loro stessi eventuali diritti;
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stesso diritto al segreto assoluto viene garantito per legge a chi venda ovuli propri o noleggi uteri o altri eventuali noleggi biologici femminili risultati comunque necessari ai più vari altrui desideri a pagamento per gravidanze o concepimenti conto terzi; chi vende non possiede alcun diritto su quel che produce anche se la merce sia esseri umani;
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Il diritto alla salute ed alle cure è garantito a tutti dalla Legge; salvo il dettaglio, se possono pagarsi le cure;
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Nessuno, per Legge, può essere perseguitato, umiliato, discriminato o sfruttato per diverse inclinazioni sessuali personali; ma può accadere anche ad eterosessuali eventualmente se non sono valutati ovunque abbastanza aperti;
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La famiglia è un caposaldo vitale anche allo Stato; la Legge pertanto ne punisce ogni abuso sui propri componenti; ma estendiamo l’idea di famiglia a un punto tale che chiunque può fare famiglia e figliare con ogni strumento che meglio ritenga e che sia in grado pagare; a questo punto abbiamo temo perso il filo di chi sia famiglia, e di chi si debba tutelare; infatti sospendiamo la tutela;
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La parità uomo donna è garantita in tutte le sue manifestazioni per Legge; le schiave sono esentate, le venditrici di ovuli sono esentate se vengono pagate; gli affitti di uteri ed altri noleggi femminili non ledono il principio generale se venga pagato anche questo; essendo stata sospesa la tutela femminile perché forma paritaria superata in via di sostituzione;
………
Bambini e bambine non possono morire di stenti se rimasti soli; a meno che risultio privi  anche da soli di mezzi economici per autotutelarsi; a meno che il genitore reale non debba rimanere segreto; in qual caso, pazienza anche ai bambini se non saranno tutelati;
……….
La speranza per tutti di un Lavoro, risulta tanto infondata e pretenziosa che per essere più chiari la depenniamo anche dalla Costituzione; chi il Lavoro poi lo trova, deve accettare senza obiezioni quel che ne viene; se non gli basta per vivere, smetta di sciupare; se non gli basta per formarsi una sua famiglia, non si vede perché insista a volerla; se non gli basta per i suoi figli non ne faccia di figli che risparmia; se non gli consente di curarsi sono problemi solo suoi;
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Gli anziani se sono benestanti vanno bene; se sono poveri e non autosufficienti, usino in fretta l'eutanasia che così ci risparmiano pure lo spettacolo indecoroso della loro miseria senza alcuna tutela;
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Curioso, l’effetto che pare ne sorga, vero Giovani e Giovani?
Dove pare che siamo finiti seguendo questa di nostra nuova prova?  Non lo dite. Valutatelo voi, e poi regolatevi conseguentemente come meglio crediate. Magari vigilando d’intorno, anche mentre valutate.
Se sradichiamo i nostri valori, comunque, ragazzi e ragazze, credo che si rischi di finire in una terra di nessuno molto rischiosa per tutti. Per voi ragazzi e ragazze in specie, teme un anziano che desidera siate felici.
Andare nel medioevo in astronave, essendone appena usciti sopra un carro di buoi, non credo fosse il nostro di sogno quando noi si era più giovani. Ma giurerei neanche il Vostro di sogno di vita ragazzi e ragazze. Neanche adesso.

Credo appaia peraltro evidente, ragazzi e ragazze, come, ciò nonostante, nessuno di noi, tanto meno chi con voi viene parlando, sognino, né tanto meno sperino uno Stato che metta con proprie leggi bocca su tutto.
Oggi ti vesti così, domani giorno dispari puoi andare a destra, oggi siamo giorno pari puoi andare a ballare solo se hai gli occhi castani……
Ti dico il colore della coda delle alici se le vuoi inscatolare…
Ecco il volumetto di leggi  e norme che ti indica come metterti il vestito, leggere la sera,  aprire il televisore, …
Ci mancherebbe. Neanche su cose tanto più serie sarebbe augurabile che fosse solo la legislazione a fissare sinanche le virgole del fare quotidiano  individuale.
Quando poi la legislazione umana risulta troppo invasiva ovunque, o dilaghi come un fiume prolisso senza fine, legiferando anche sul colore delle mosche, le cose paiono purtroppo solo due. O non potrai, o non vorrai farle mai rispettare.
Che nessuno potrà mai adeguarsi a legislazioni - anche dai più esperti - che per consultare dove sbagli, o rischi pure a volte la prigione, ti debbano pervenire prima quattro Tir solo con gli aggiornamenti.
Credo rimarrebbe inesorabilmente solo una trappola per topi.
Non certo una sobria, ed efficace segnaletica stradale per il vivere comune anche quotidiano di noi poveri esseri umani.

Intendevo infatti solo dire, Giovani e Giovani, che la legislazione degli Stati non può non contemplare, nella vita quotidiana, la salvaguardia anche intransigente di quegli stessi valori loro fondanti e profondi che quei medesimi  popoli hanno voluto già nelle proprie Costituzioni.
Del resto, sembra che qualunque legislazione regoli la convivenza umana quotidiana, per essere rispettata risulta debba essere anche agevolmente conosciuta a tutti. E comprensibile ugualmente a chiunque vi debba sottostare e tutelarsene.

Come, pur sempre evidentemente da profano, resto altrettanto convinto, non so voi,  che lo stesso rischio estremo di sanzione con prigione – cioè la privazione della libertà individuale – starebbe bene riservata forse esclusivamente ad una manciata di gravissimi reati contro le persone e contro i beni privati o collettivi. Per il resto, ad esempio, non è detto che meglio non tuteli una ampissima possibilità di riparazioni alternative alla collettività risultata danneggiata.
Con la stessa collettività che veda. E possa valutare se concorda.
Infatti chi scelga anche con fatica di vivere nel rispetto della comunità e delle norme collettive che essa si è data, risulta tragga in genere massimo conforto a perseverare proprio nel vedere concretamente che il comune Stato esista e sappia farle civilmente rispettare.
Altrimenti, temo sarebbe carta e tempo perso. E la conquista di civiltà da parte dei popoli, di legislazioni umane che diano quotidiane gambe ai valori loro profondi già delle Costituzioni, risulterebbe come svuotata nei fatti.

Sapete,  adesso che mi torna in mente, cosa risulta abbia fatto Hammurabi, che anche voi ricorderete fosse un grande re di Babilonia già quasi 2000 anni prima che nascesse Cristo? Fanno quasi quattromila anni, indietro da noi di oggi.
Raccolse le leggi che riteneva dovessero venire rispettate da tutti entro il suo regno, civili, commerciali, penali. In 282 singoli articoli in tutto.
Le fece scolpire su steli risultate  messe così poi in bella evidenza nei templi, le nostre odierne chiese per intendersi, e nei principali luoghi pubblici di allora. Perché tutti i babilonesi potessero conoscerle e rispettarle agevolmente. Duecento ottantadue articoli, e affisse al pubblico si direbbe oggi, per disciplinare un impero! I “primitivi”.

Penso tuttavia che ci si debba almeno un momento soffermare a constatare come forse le stesse nostre leggi risultate necessarie,  pur esistendo, non riuscirebbero a rasserenare da sole la nostra vita di tutti,
Se non trovino in ciascuno di noi un minuscolo, eppure apparso così vitale alleato quotidiano. Tale pare proprio essere l’esempio. Di chiunque di noi indistintamente, sembra. Che poi non appare altro che una qualunque piccola cosa fatta bene, giusta, e modesta.
(….)   >>  >>
(Tratto dalle Bozze iniziai per il Libro COME SARETE di Staffaroni Mario poi pubblicato da Gruppo EDICOM editore.)

Cosa ne pensate Ragazze e Ragazzi?
Vi è niente che risulti ricordarvi qualche cosa nei rischi forse già in corso anche del nostro steso presente; niente che vi possa far temere che se non vi impegnerete anche voi, soprattutto Voi rischiate di perdere molto di quel che fa un vivere civile, democratico  e condiviso entro una nazione?

Rifletteteci magari soprattutto VOI, RAGAZZI E RAGAZZE, e poi, in piena libertà individuale di ciascuno e di ciascuna, se riterrete il caso, fate quel che meglio ne concluderete.

E se doveste concludere che la vostra nazione possa avere proprio ADESSO un disperato bisogno che non vi estraniate per poter rimanere una nazione Libera, Democratica, e Vivibile per tutti i leciti sogni dei propri abitanti, allora sappiate che noi più anziani non speriamo altro che di potervi affiancare e sostenere in qualunque cosa e modo di impegno vostro per il bene comune non violento VOI riterrete.





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