lunedì 24 febbraio 2014

Le Leggi umane e le Leggi degli Stati


Dedicato alle ragazze ed ai ragazzi italiani e del mondo
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Le Società deboli dei desideri forti



Quello che segue è un piccolo stralcio tratto dalle bozze che nel 2009/2010 preparavano quello che sarebbe poi stata una  pubblicazione del Libro Come Sarete di Edicom editore. Libro inteso espressamente dedicato ai Giovani ed alle Giovani italiane e nel mondo. Tanto che il titolo che la Bozza del Libro aveva inizialmente pensato risultava “Lettera aperta ai ragazzi e ragazze del Terzo millennio da uno più anziano del millennio trascorso”

Se ne colloca qui uno stralcio, di quella bozza che preparava il libro, per due sostanziali motivazioni e che si confida possano essere gradite da chi legga, i ragazzi e le ragazze in specie, ma anche di noi adulti finanche.
Appaiono infatti, al momento, in troppe società nostre del mondo, ma italiana anche purtroppo inclusa, una deriva strisciante che smarrisce conquiste essenziali per tentare di risospingerci lentamente verso l’abbandono di troppe conquiste democratiche vitali. Pertanto, quello che allora si scriveva, e poi si pubblicava, appare proprio oggi ancora quanto mai attuale quale rischio collettivo da evitare.
Ed appare in troppe parti del mondo, italiano anche purtroppo incluso, un senso di smarrimento e di inutilità nuovamente visto instillato nei giovani come un sottile veleno che li neutralizzi. 
I quali Giovani, Ragazze e Ragazzi italiani e del mondo, invece, erano, e soprattutto rimangono, l’unica speranza vera di non ricadere indietro nel modo di vivere ed operare degli stessi Stati.

lunedì 6 gennaio 2014

un sincero augurio di pronta guarigione












Questo Blog si è occupato più volte di Bersani quando era un autorevole uomo politico e il Capo del suo partito, il Pd.
E se ne è occupato in maniera in genere critica; della sua politica e del suo Pd.
Come si sarà forse già compreso, questo piccolo post viene dedicato a Pierluigi Bersani. Impegnato nella prova più grande della propria esistenza. Quella con la sua salute
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Bersani infatti ha subito un serio inconveniente fisico; e adesso sicuramente ce la sta mettendo tutta per riprendersi. Auguri






E ce lo ricordiamo di sicuro quando in diversi post precedenti lo collocavamo nelle vesti ricorrenti di Ettore, generoso quanto perdente illustre predestinato; postovi spesso in compagnia di Achille (Berlusconi), Ulisse (Grillo) e Paride (Renzi).

Dunque, è qualcuno già critico con Bersani che oggi annota auspici di pronta guarigione.

Ma le critiche precedenti alla Sua politica di Segretario e poi Capolista del Pd, non impediscono di rendere oggi a Bersani l'onore di averlo visto caduto per mano di troppo disinvolti ricorrenti cosiddetti amici ed alleati, e per mano, soprattutto, di qualche Divinità avversa  troppo ostile.

 Perché la sconfitta politica di Bersani risulta determinata in larga misura da tradimento politico di troppi in cui aveva confidato e di troppi per cui si era anche battuto.

E nel momento in cui si auspica una pronta guarigione, non si può commettere il grave errore di ritenere che OGGI si trovi con gravi problemi di salute uno dei tanti potenti, o meglio, ex potenti al momento decaduti come nel suo caso.

Bersani non è stato solo questo.

Bersani, va, a modesto parere di chi qui annota, piuttosto aggiunto al lunghissimo elenco di quanti sono caduti vittime della attuale feroce recessione volontaria che tuttora ci viene imposta.

Bersani, infatti, se non si vuole restare alle apparenze, è stato sgambettato in ogni modo nella corsa elettorale, e, poi, lucidamente impallinato nella vicenda del Colle e del Governo, perché NON risultava un soggetto affidabile per mantenere la Recessione volontaria che ancora ci troviamo imposta.

Bersani, se le sensazioni hanno un senso, NON era un uomo che garantiva il mantenimento della Recessione volontaria nazionale. Anzi, probabilmente appare essere stato vissuto come un gravissimo rischio che s'interrompesse. E' probabilmente stato vissuto come un gravissimo rischio che Lui la interrompesse la Recessione volontaria messa in atto da chi detiene il vero potere politico in Italia e dai mandanti esterni.

Inoltre, come se non bastasse, Bersani appariva come l'esponente Pd dell'ala non germanofila; anzi, sempre da quel che si è potuto vedere, lui, da capo di Governo, avrebbe ricollocato l'Italia nella alleanza preferenziale con la Francia.

Più che bastante per eliminarlo, dunque, dalla scena. Più che bastante, forse per troppi, per tradirlo su mandato di altri...

Le critiche dunque alla sua politica restano.

Ma questo non impedisce di ritenere che tra tanti servitori di altrui disegni, lui almeno un disegno proprio, e diverso dagli altri, lo possedesse.

E questo basta per accordare l'Onore delle Armi all'Avversario politico così visto ferito.

E questo basta, e avanza, per fargli di nuovo i migliori auspici di pronto ristabilimento e di possibile ravvicinato ritorno sulla scena politica nazionale.

Perché, oltre che dell'uomo, nell'alleanza di tutti i produttori di ricchezza equa destinata a rilanciare quanto prima la nazione, pare che servirebbe ancora anche un UOMO come Bersani.

di nuovo, AUGURI






giovedì 5 dicembre 2013

Tanto tuonò che piovve




Proprio così. Tanto tuonò che piovve e caddero pure fulmini sui palazzi del Potere italiani.


La Corte Costituzionale risulta infatti avere sentenziato che, come in tanti si lamentava da tempo, siamo tutti rimasti vittime di un GOLP elettorale.

Questo in italiano risulta voler dire dichiarare incostituzionale i pilastri della legislazione elettorale vigente e che hanno consentito a delle minoranze elettorali di tenersi tutto per loro il potere parlamentare e governativo (e tutto quel che ne consegue) per quasi 10 anni.

E non è stato certo un caso che abbiano adottato questi sistemi elettorali: da qui nasce infatti, dall'egemonia di minoranze indisturbate, una nazione che ha lasciato il 60% della intera ricchezza nazionale nelle mani del 10% scarso di popolazione. Se fanno infatti tutto da sole, le minoranze elettorali tutelano esclusivamente i loro stretti interessi.

mercoledì 6 novembre 2013

PARIDE e il tempo in cui pensò fosse ormai suo il regno



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Ci eravamo lasciati, sul finire dell’anno trascorso, osservando anche da qui l’andamento di quella interminabile, ormai decennale, Guerra divenuta nota ovunque come guerra di Troia.

Eravamo oramai infatti giunti ad osservare, e prossimi al febbraio dello stesso anno, quando l’altalenante andamento dell’interminabile guerra tra i due irriducibili fronti contrapposti, ebbe un sussulto.

Achille infatti, che per mesi se ne era stato ad oziare nella propria tenda così concedendo  ampio vantaggio agli assediati tanto da averci loro fatto quasi un pensiero di vincere la guerra, improvvisamente decise che bastava, di oziare, e si rilanciò colmo d’ira, di nuovo e di persona dentro la mischia.

Per i troiani furono subito dolori, a rivedere in campo ancora una volta il temibile Pelide.

martedì 22 ottobre 2013

I BUGIARDI: Svalutano senza Dirlo


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(fonte immagine: wikipedia.org)

Questa piccola nota viene appuntata soprattutto a beneficio dei più Giovani. I quali si sentono raccontare, come a tutti noi, che questa Recessione rovinosa. che oramai festeggia tranquilla già il secondo anno, sia colpa del destino o della sola cattiva Ue.


Questa Recessione è solo <roba> nostra italiana, ed è una nostra scelta volontaria (o meglio di chi ci governa). Si sarebbe potuto e si può tuttora ancora fare infatti altro e ben diverso anche nei parametri Ue.
Con questa Recessione stiamo infatti svalutando una seconda volta il nostro Euro interno (non è vero che con l'euro non si può svalutare all'interno). Noi infatti l'abbiamo già fatto entrando in euro (tacendo) e lo rifacciamo ora (ritacendo).


E PERCHE' SVALUTIAMO?

lunedì 14 ottobre 2013

Quella irresistibile tentazione



Italia - Localizzazione
(fonte immagine: www.wikipedia org)

Quella irresistibile tentazione di una parte della nostra grande Finanza e Industria italiana

Il titolo non appare scelto tale per motivi provocatori o di mera approssimazione: è stato scelto come immagine concreta assai reale.
Della situazione nostra italiana pluriennale. E se per primi noi italiani non incominciamo a dirci e guardare le cose nostre anche collettive per quel che sono ed appaiono, faremo di certo pochi passi avanti per cambiare o modificarle ove ci sembri giunta l’ora di farlo.

Quanto all’attuale conversazione che qui inizia, non potrà risultare di conseguenza esattamente breve. In quanto non si propone di scolpire <dieci comandamenti> di altrui opinione belle e fatte da prendere o lasciare. Ma invece si propone soltanto di osservare assieme quel che ci accade sfuggendo alla disinformazione usuale; così da consentire a ciascuno tra noi di poter valutare se quanto viene emergendo appaia motivato e quali conclusioni anche personali in tal caso ci propone. A chi lo gradirà, pertanto, buon viaggio, assieme, tra queste righe.

Intanto, perché parliamo di ricorrente tentazione di una parte della grande finanza ed industria italiana nazionale?

Perché la prima manifestazione di una siffatta tentazione in Italia la abbiamo vissuta, nella sua forma allora tragica e violenta, nel secondo ventennio del 1900.

Anche allora, infatti, la parte dominante della grande finanza ed industria nazionale, risultò fare la scelta di semplificare le grandi questioni nazionali e del lavoro che venivano emergendo, affidandosi ad una gestione autoritaria interna e che avrebbe preso il nome di Fascismo. Il Fascismo istituzionale, al di là delle tante altre forme più o meno presentabili o criminose che assunse, rimane in fondo - sul piano economico sociale - come la scelta politica di chi gli delegava soprattutto due grandi questioni nazionali:

-   paralizzare e disarticolare la spinta che stava emergendo prorompente per nuove condizioni retributive e normative anche per il lavoro italiano;
     
-   assicurare alla grande industria e finanza nazionale, dominus in casa ma alquanto irrilevante sul piano internazionale, una condizione protetta e assistita anche da parte delle pubbliche funzioni; in grado dunque di assicurarle un habitat incontrastato anche senza dover rischiare di investire troppo od innovare.

Questo in effetti il fascismo fece anche egregiamente, almeno fino a quando una guerra insensata quanto rovinosa lo distolse dai suoi compiti domestici comunque apparsi assolti.


Già, ma tutto questo, appartenente al nostro tragico passato recente, con l’Italia della melassa attuale e dell’ultimo nostro ventennio repubblicano, cosa c’entra, se non a rischiare un avventuroso accostamento?
Guardiamo meglio dentro la nostra Italia attuale e recente economico e sociale, e poi potremmo anche valutare meglio sopra anche un eventuale accostamento.

martedì 13 agosto 2013

Buon ferragosto, ragazze e ragazzi


 

Voi siete la speranza del mondo

Non è mia abitudine auto citarmi. Anzi, per essere più esatti, credo di non averlo fatto mai.  Questo, sia per senso della propria misura, come per inclinazione personale.
Questa volta, tuttavia, ho ritenuto di voler fare una eccezione. E  adesso provo a spiegare il perché ed il come.        

La mia esistenza personale ha fatto anche esperienza della pubblicazione di un libricino che racchiudeva una mia serie di riflessioni che erano intese dedicata soprattutto ai giovani e  giovanissimi. Si titola “Come Sarete” e sottotitola anche “messaggi da una generazione dell’altro millennio”. Di che trattava?
Lo indico in modo super conciso utilizzando la medesima sintesi di contenuti che ne propone la stessa copertina:
< Quale avvenire si sta preparando per i cittadini di domani?
Quali valori potranno scegliere le nuove generazioni a fondamento di una realtà sociale più giusta?
Potremo superare le difficoltà di oggi recuperando la capacità di essere popolo e guardando avanti tutti assieme?>
Il tutto veniva editato nel luglio 2011 dal GruppoEdicom editore.

Perché il richiamo a questa piccola esperienza di porre su fogli di carta editati in libro delle personali riflessioni che avevano preso forma di appunti negli anni precedenti?

Perché quei pensieri personali scritti prendevano le mosse dal profondo cambio d’epoca che già si intravedeva in quegli anni trascorsi; e nella sua seconda parte, diciamo così economico sociale, poneva sotto osservazione i profondi cambiamenti che erano interventi nelle nostre società moderne. 
Ma poneva anche alla riflessione il forte rischio che ci si potesse incamminare in una profonda involuzione di tutto quello che fa condivisa una comunità di popolo e nazione. Poneva all’attenzione il concretissimo rischio, che già si intravedeva, che la nostra crisi finanziaria planetaria innescatesi nel 2007 negli Usa, potesse venire utilizzata anche per scardinare i presupposti stessi dello Stato moderno costituzionale; e che restano, lavoro, equità, condivisione, diritti irrinunciabili di donna e di ragazze e ragazzi
E ci soffermava anche a temere che, quella crisi iniziatesi negli Usa nei modi che oggi oramai sappiamo abbastanza bene, e che era stata soprattutto una crisi di povertà di massa di larga parte di popolazione americana poi divenuta conseguentemente crisi finanziaria di debitori scopertisi insolventi come già nel 1929, anche adesso rischiava di avere una ricaduta successiva pesantissima proprio in Europa mentre si attenuava in Usa. 

Ecco, ci siamo alla ragione di questa auto citazione; la sopravvenuta constatazione – oggi –del concretizzarsi di quelli che allora potevano apparire ancora soltanto dei timori. La consapevolezza, oggi, che la Italia in specie, avrebbe potuto trovarsi a conoscere, per quelle medesime ragioni, una pesantissima crisi economico sociale capace di metterne in crisi profonda l’equità stessa e la condivisione.

Per farla breve, il libro nato dedicato ai giovani, e che si dipana come una conversazione piana e quieta di un loro nonno, su di tutto con essi, si conclude sollecitando proprio i giovani a farsi portatori del rilancio e del pieno recupero di una società equa e laboriosa e meritevole di venir vissuta da essi per primi. A difendersi anche loro il futuro.
E oggi?