giovedì 23 febbraio 2012

ma il Lavoro in Italia c'é, o no?

Tutta l'attenzione italiana attuale risulta attratta dalla presunta battaglia <esistenziale> su art.18 o no; dirottando però l'attenzione dal vero forse bersaglio: la sostanziale eliminazione della Cassa integrazione che è costata 30 miliardi in 4 anni al bilancio dello Stato. Dunque, ancora tagli. Assieme a Tasse sempre crescenti. Niente di nuovo come scelte ventennali  di governo.

Ma anche sul Lavoro pare avvenire un analogo depistaggio mediatico sociale.


Perché oggi, in italia, anche se nessuno pare lo dica, assistiamo a questa incredibile apparente inconguenza.

Col 11% di disoccupazione nazionale, risultano coincidere il 9% di occupazione immigrata.



Un apparente colossale controsenso.


Perché indubbiamente, anche un bimbo delle elementari, solo facendo 11 - 9 = si ritroverebbe dinanzi a -2%
DI DISOCCUPAZIONE NAZIONALE.

Un dato italiano attuale colossale, e che si inserisce forse anche bene nella analoga media Ue potenziale.


Ma perché allora, pare nessuno ci dia peso a questo dato colossale madornale?
vale a dire che, se dessi prevalenza di scelta alla offerta di Lavoro nazionale, mi ritroverei già per questo, in pratica, senza disoccupazione nazionale?


Gli italiani e le italiane non vorrebbero mai fare quei Lavori dei migranti. Ecco di sicuro bella e pronta la risposta generale.

Ma ne siamo sicuri che sia proprio questa la realtà della nazione?




Siamo proprio sicuri che il nostro, tanto per fare un esempio, il nostro sud, e non solo, non alimenterebbe e volentieri pure, anche gran parte della occupazione edile e manovale oggi risultata invece in larghissima appaltata al lavoro extranazionale?


E le collaboratrici domestiche, tanto per restare nel banale, vedono tutte le italiane senza lavoro indifferenti?




PERCHE' ALLORA, pur con tutta la buona volontà dell'accoglienza, ANCORA ADESSO LA GESTIONE NAZIONALE TIENE INTENZIONALMENTE IN DISOCCUPAZIONE IL CONNAZIONALE A FAVORE DEL LAVORO ESTERNO IMMIGRATO TENDENZIALE?


La questione è grande. 




Il rischio a sollevarla espone al potenziale linciaggio mediatico quasi istantaneo di discriminazione e pretese superiorità etniche totalmente infondate. Eppure, non si può esitare.

Sono Fratelli e Sorelle, ogni Immigrato che ricerca il pane. Nel Lavoro.
Ma gli Italiani e le Italiane che piangono lo stesso bisogno per far mangiare figli e figlie cosa sono? carne forse da cannone?


E se ne andata anche la chiacchiera amena, quanto infondata, che questo giochino ventennale contro la nazione non ci costi niente. E' costato in realtà, dati ufficiali alla mano, 30 miliardi di euro in quattro anni di ammortizzatori sociali quasi tutti alla disoccupazione nazionale!


In pratica, l'aggressione alla occupazione nazionale è costata, sino ad ora: più o meno l'equivalente della intera <manovra Monti> recessiva attuale!
Ed è costata quanto una forte detassazione a Impresa e Lavoro.




Perché allora accade, questo non senso di non voler andare a vedere, concretamente, quale sia la vera percentuale di lavoro rifiutato dalla occupazione nazionale?


Temo occorra cercare di fare alfine chiarezza, sopra questa scelta ventennale che ha caratterizzato la nostra recente storia nazionale.


E di farlo, SENZA TIMORI, dal lato del Progresso e della Condivisione; senza lasciarla in alcun modo appannaggio della Discriminazione.
Perché la Immigrazione è utile, opportuna, è benvenuta: MA QUANDO E DOVE MANCA LAVORO NAZIONALE.




Cosa è veramente accaduto, al Lavoro nazionale, con l'ingresso in Euro?

Sono risultati più che dimezzati,  tramite una volontaria svalutazione interna, assieme a tutti i redditi fissi, i Redditi da occupazione: in altre parole, prima prendevi un milione, adesso quei mille euro si chiamano in realtà 500/600 mila vecchie lire.

Perchè? e perchè nessuno ne ha mai parlato e parla?

L'Italia, entrando in Euro, avrebbe dovuto effettuare una grande politica di innovazione ed investimenti industriali e di prodotto, per restare competitiva. NON LO HA FATTO.


La sua classe politica dirigente si è prestata ad assicurare alla Industria italiana un decennio di competitività ricavato pressochè esclusivamente dalla distruzione precedente del salario.

Ed il migrante esterno illimitato ha permesso di trovare manodopera illimitata, a qualsiasi prezzo, ed a impedire qualsiasi agitazione salariale sindacale. Chi sciopera quando ogni ora ti sbarcano concorrenti pronti a qualsivolglia prezzo di assunzione? ed infatti, il ventennio appena trascorso, si è caratterizzato dalla pressoché totale assenza di Scioperi salariali pur in presenza della più pesante demolizione di redditi da lavoro dell'intero dopoguerra italiano.

Peraltro, il migrante extranazionale, non è che sia affatto uno sciocco. Egli accetta tendenzialmente ogni salario, perchè dispone, a differenza del lavoratore nazionale, del grande <moltiplicatore> valutario. A casa sua, mille euro valgono alcuni anni di retribuzione media. 
si sacrifica, come i nostri italiani del secolo scorso. Ma ogni risparmio, a casa loro, nella loro valuta, ne fa un potenziale benestante.


Ma quella corsa, anomala, ed economicamente drogata, non era illimitata. IL VANTAGGIO, E' INFATTI da tempo TERMINATO. 
Come logico, del resto. Perché, nell'intervallo offerto, tutti i ricavi aziendali risultano, intanto, essere andati pressoché tutti ad utili privati e speculativi.

Niente investimenti, niente Innovazione, soatanziale affamamento retributivo salariale: uguale incapacità di competere e di esportare. UGUALE NAZIONE CHE NON CRESCE.



I governi di destra dell'ultimo Berlusconi - detti governi populisti nel senso che amavano essere <amati> anche mentre impoverivano ulteriormente la nazione - hanno provato a conciliare l'inconciliabile: tante tasse, ma anche tanta cassa integrazione; tanta corruzione endemica, ma anche tante caste e mini caste di privilegio medi e piccoli; niente fisco equo, ma anche tanto nero popolare.

LA RICETTA CERTA PER LO SFASCIO GENERALE.

E arriva infatti, alfine,  la esplosione dello SPREAD.

Che in fondo, aveva ed ha ragione: una nazione che non cresce, e che ha un debito colossale, è solo da evitare.


A quel punto, la Destra <morbida> cede il potere Formale alla Destra e basta. Senza aggettivi.

E questa, risulta si chiama MONTI, oggi.


E questa Destra, fa il suo Mestiere.

Mette in ordine il circolante con una marea di tasse. E va bene. Anche se si fa per dire.


Ma piomba anche il Paese in VOLUTA RECESSIONE GRAVE.

Un caso disgraziato di studi mal applicati?




Appare invece trattarsi della medesima Lucida ricetta precedente dell'ultimo ventennio.


L'Italia attuale risulta fuori mercato? non esporta la sua industria medio grande risultata largamente decotta e superata?

Come la rilanciamo, allora, senza toglierle alcun privilegio, rendite, e potere esistente?


E' evidente. Come è stata rilanciata all'ingresso in Euro. Con un enorme taglio ai redditi fissi e salariali attuali. Si, di quegli stessi già tagliati un tempo.

Ma, OGGI,  non abbiamo un nuovo ingresso in Euro, con conseguente cambio da sfruttare... COME SI PUO' FARE?


Evocando una grande SVALUTAZIONE INTERNA CHE TROVI I REDDITI FISSI E SALARIALI SENZA ALCUNA PROTEZIONE.
E questa operazione si chiama infatti Recessione. Dove, infatti, prevedono di mantenerci per due o tre anni. Quanto serve, appunto.




Lo svela, del resto, l'abolizione della Indicizzazione sulle pensioni già attuata.
Se non prevedi un'Inflazione e pure alta, non hai infatti bisogno di togliere le indicizzazioni alle pensioni esistenti. Quelle stesse pensioni, non più rivalutate, tra due anni varranno infatti almeno un Terzo di meno dall'oggi?


Lo svela, la prossima cancellazione sostanziale degli ammortizzatori sociali in cantiere.
Se non prevedi una disoccupazione ancora più alta nazionale, non ti preoccupi certo come prima cosa di tagliare gli Ammortizzatori, ma di creare piuttosto Occupazione nuova. Che già ti toglierebbe i costi degli Ammortizzatori attuali.


Lo svela, il misterioso Art. 18.
Se non precedi un grande via vai aziendale di occupat,i che calmieri e precluda anche ogni eventuale resistenza salariale, non vai certo ad occuparti prioritariamente della Licenziabilità entro una cupa Recessione nazionale.


ED ECCO ADESSO, IL LAVORO ESTERNO, RISULTARE PREVISTO ANCORA DI MASSA A DANNO ULTERIORE DEL LAVORO NAZIONALE.


Lo svela, risulta, la curiosa circostanza che, mentre il connazionale viene massacrato di tasse e balzelli, contemporaneamente, questo stesso governo, a tutto apparso indifferente, si <commuove> dell'entità della <tassa> di immissione dell'immigrato extranazionale.
Che senso ha? mentre si tassa, senza alcun rimorso, in modo ignobile, la prima casa del bambino o della vecchietta come fosse rendita? sapendo bene di indurre molti di quei connazionali, in quel modo anche, alla fame?

Prima che esplodesse questa ultima grande crisi nazionale, la informazione nazionale, anche la più autorevole, pubblicava senza reticenze che all'Italia sarebbero serviti, a breve, non meno di 15 milioni di immigranti. Forse venti.


Ed avevano ragione, se non cambia niente.

I conti, sono infatti, presto fatti.


La natalità italiana e stata fatta scomparire da anni: siamo a saldo negativo.
Vale a dire che, così restando le cose, caliamo anno per anno, come popolazione. E, proiettato a vent'anni invariato, questo Paese di vecchi in via di decesso, si ritroverebbe con 40/45 milioni di abitanti. più o meno, come al tempo del Fascismo.
Ma, anche, senza forza lavoro interna idonea da sfruttare, sufficiente.


Cambiare una nazione, cambiare la sua popolazione prevalente: PERCHE' NON CAMBI NIENTE. Alla Casta sociale economica vigenteChe, è bene saperlo, rappresenta poco più del 10% della popolazione attuale. Quel medesimo 10% che già infatti detiene il 50% della ricchezza nazionale. E, in prevalenza, beneficiata anche esentasse.




E la sinistra, cosa c'entra al governo in tutto questo Progetto risultato anche ben avanzato d'attuazione?


NIENTE. MENO DI NIENTE.




E scoprirà a breve, che non è stata prevista più neppure da gestore eventuale supplente. Serve solo ora che accompagni, possibilmente, la reazione più flebili e meglio inconsistente, allo scardinamento ulteriore dei redditi fissi e da Lavoro. 


Ma con la particolare circostanza che, questa volta, la distruzione indotta dei Redditi da lavoro è destinata anche a colpire i Redditi Autonomi e Professionali. La grande Alleanza diviene evidente. PERCHE' TUTTO IL LAVORO OGGI APPARE SOTTO ATTACCO DELLA RENDITA.




Queste riflessioni, risultano forse opportune che le faccia anche la Sinistra di Progresso, in una grande alleanza oggi Borghese senza vergogne e reticenze sul Lavoro ed i suoi Redditi equi. 




Che guardi a viso aperto senza prevenzione, ma anche senza reticenze, anche la IMMIGRAZIONE.
Che non può risultare illimitata e senza controllo sempre e solo ancora a danno del connazionale. Che oltretutto intanto per beffa soccombe anche di tasse da disoccupato.
Che si occupi anche del ritorno, assieme alla Produttività e Concorrenzialità, del Salario e Reddito equo da lavoro. Per tutti.


Non dimentichiamo che Mario Draghi si insediò in Banca Italia esordendo su tutta la informazione nazionale: L'ITALIA HA UN SERIO PROBLEMA SALARIALE.


E che lo stesso Draghi risulta ci lasciva per la BCE ribadendo: L'ITALIA HA BISOGNO DI UN MIGLIORAMENTO SALARIALE.




E come si fa in Recessione, e senza soldi, dicono?


Si fa, per primo e subito, detassando in modo forte, e mirato, lavoro e Impresa e anche di costi del lavoro.
E TAGLIANDO, CONTEMPORANEAMENTE, PER FINANZIARLO IN PAREGGIO, COSTI INUTILI EQUIVALENTI, SPRECHI E CORRUZIONE; E TUTTO QUELLO CHE NON SERVE. Mentre si innova il Fisco allo stesso tempo e fin nella radice.




Pare forse bene saperlo.




Nei prossimi mesi, la Rendita parassitaria italiana, assistita dall'attuale Ue, farà il suo sforzo decisivo per inghiottirsi definitivamente l'Italia CHE PRODUCE E LAVORA.

Agli altri, Uomini, Donne, Giovani, prestatori e datori di lavoro onesto, e di cui anche vivere, sembra spettare il compito di delineare il grande contenimento democratico e non violento possibile e vincente. Per cambiare, tutti, in meglio. NELLO SVILUPPO E NEL PAREGGIO DI BILANCIO.



O dopo, mancato chiunque di noi all'appuntamento, ogni rischio per tutti noi, e anche per la Democrazia reale, potrebbe essere stato già aperto.
Perchè la Democrazia, ovunque, non è mai sopravvissuta a lungo alla prepotenza della Sopraffazione incontrastata.




Questo appare allora il tempo giusto di 
un grande Movimento Popolare del Lavoro,

che si riprenda in mano il diritto tendenziale al Lavoro equo, conviva con una Finanza ragionevole, Riformi la nazione e la sua conduzione, e ponga in ritirata la Rendita. Italiana e Ue attuale.

Nessun commento:

Posta un commento