lunedì 14 aprile 2014

Pineta: Una grande malinconia

La domanda che mi propone usualmente Facebook  cade a pennello, questa sera: a cosa  stai pensando?











Ecco a cosa infatti sto proprio pensando. Mi sono trovato, questa sera, del tutto accidentalmente, ad attraversare di notte, da San Guido alla Madonuccia, uno dei doni che ci ha fatto a noi di Gualdo Tadino  Gualdo Tadino – Veduta
l'unica guerra recente italiana vinta;  (non che cerchiamo a tale ragione Guerre, Iddio ci scampi anzi): la nostra ex splendida pineta nelle nostre eccezionali Montagne e verde naturale. Lungo la strada che ci regalò invece la Comunanza dei gualdesi.



Può essere lasciata così d  un intrico dove forse persino un muflone adulto arretrerebbe smarrito e respinto?



EBBENE, debbo confessarlo, approfittando di questa medesima finestra che vede la nostra Città senza amministratori  elettivi - ma, in inciso, pare con un Amministratore di Lusso nell'attuale sig. Commissario a quel che si legge e sente (e peraltro che Fucina di eccellenti poliedrici Funzionari Pubblici si confermano anche in queste circostanze le nostre Prefetture, sempre per inciso) - MI SONO TROVATO a pensare UNA GRANDE MALINCONIA.









la "Foresta Amazzonica appare, infatti, la nostra ex splendida pineta e macchia; senza il fascino dell'autentica, ma con in più una forte dose di abbandono multi annuale incolto pluri causale a quel che sembra.
magari di giorno, sarà tutto diverso. Forse...



ECCO, mi sono trovato a domandarmi, 
 

sabato 5 aprile 2014

Anche perché non debba più accadere 2°


Come veniva già anticipato nel Post del 3 aprile trascorso, qui segue una 2° parte dell'Esposto al Consiglio Regionale Umbro; così mantenendo l'impegno di renderlo conoscibile nel suo intero anche a chiunque di noi desideri di farlo. Quanto al restante, 3° e 4° a seguire.
Cordialmente. 

============



ANCHE PERCHE' NON DEBBA PIU' ACCADERE - 
Italian traffic signs - piena improvvisa.svg

=================================
 parte Esposto inoltrato a Cons. Regionale

(la 1° parte è possibile leggerla nel Post del 3 aprile trascorso 
e a medesimo titolo)


QUANTO al SECONDO PROCEDIMENTO avviato in Tribunale nel 94, e che si concluderà con sentenza di Primo Grado nel 1998, avrà un percorso di rinvio a giudizio  emerso alquanto imprevisto.
Infatti, la Guardia di Finanza chiamerà a giudizio alcune persone (tra le quali l’uomo fiduciario del Consorzio Emiliano in Bastula), ma il Pubblico Ministero, e senza che vi risultasse alcuna richiesta o indicazione al riguardo da parte della Guardia di Finanza, nel disporre il relativo rinvio a giudizio, risulterà avervi incluso anche il sottoscritto e la coniuge del medesimo (Lispi Cristina) tra i rinviati.
Ed a indurre a tal modo in equivoco il PM, così appare si possa di certo dire dopo la conferma in sentenza per me definitiva assolutoria per <non aver commesso il fatto>, fu altrui intenzionale dolo di farmi artatamente apparire coinvolto nel procedimento  anche se su di un solo singolo addebito minore.

giovedì 3 aprile 2014

Anche perché non debba più accadere

                                                                                                
Non sono solito postare su di me; ma questa volta ritengo di dover fare eccezione. E la faccio, infatti. Perché quello che segue sorge si da una vita personale che si scopre essere pretesa da altri di  poterla inseguire all'infinito ed anche in ogni anfratto. 
Ma la resistenza e la fermissima opposizione personale, che si dispiega anche in questo comunicato Stampa a NON DARLA VINTA a quel che risulta sfrontatezza ed arroganza, finisce per assumere, ed è poi quello che io stesso sento, il significato di una resistenza e testimonianza anche per chiunque possa vedere la propria esistenza compromessa da altrui ingiusta prepotenza impunita.
E' infatti mia ferma intenzione, come dirà poi anche il modesto mio Comunicato Stampa che segue, di non arrendermi e di non piegarmi, qualunque cosa mi possa costare. Per contribuire non solo al mio sacrosanto diritto di sopravvivenza. Ma per contribuire, soprattutto, a ripristinare, anche con questa mia lecita battaglia d'esistenza, che la Democrazia italiana e la sua Costituzione, non sono il posto ed il luogo degli esseri umani inermi da poter mangiare a cena e a colazione da chi pare avere qualche <zanna> di troppo.


Ma sono il luogo naturale dei Diritti d'esistenza di Imprese e di Persone, per qualunque italiano ed italiana anche senza Potere, Giovani in specie, che vogliono soltanto un posto accogliente dei Diritti equi di tutti dove realizzarsi e prosperare senza dover avere alcun timore di eventuali Feudatari, né di Valvassini, e nemmeno di loro eventuali Valvassori predatori.

In questo senso, ed intenzione, segue il Comunicato Stampa inoltrato già ieri alla nostra Informazione, su una sacrosanta battaglia di resistenza - che voglio rendere possibile a tutti noi anche di conoscere - proprio perché intesa anche a nome di qualunque persona semplice e senza Poteri come me, che voglia però ugualmente difendersi un tetto degli affetti, e una nazione costituzionale giusta.

(le immagini sono tratte da www.Wikipedia)

* * * 
Comunicato stampa

ANCHE PERCHE’ NON DEBBA PIU’ ACCADERE a nessun altro degli Umbri

mercoledì 19 marzo 2014

E da tempo che avrei già voluto scriverti mia cara Città

Gualdo Tadino – Stemma



Gualdo Tadino – Veduta

Cara Gualdo Tadino, mia Città Umbra dove vivo anche io.

E' da tempo che avrei voluto parlarti. Io sono divenuto tuo abitante <adottivo> all'età ormai lontana di quando avevo poco più di sette anni; a seguito del trasferimento presso di te per motivi di lavoro di uno dei miei genitori.

Arrivato presso di te, mi sono sentito a casa mia, e tu mi hai dato molto. Tutto.
Mi hai accolto come se fossi da sempre figlio tuo, mi hai concesso qui le mie amicizie giovani, e successive.

domenica 9 marzo 2014

Tolleranza zero


Siamo diventati una nazione Talebana, e non ci siamo accorti.







Queste piccole note non sono uno sfogo estemporaneo. Ma cercano una propria riflessione in generale.


Lo spunto è la truce vicenda di sangue che sfregiava oltre l’8 marzo nazionale di chiacchiere, anche la nostra collettiva sicumera.
Si, risulta assassinata trucemmente, ieri 8 marzo di sangue, una giovane donna proprio sotto casa nostra; a Gualdo Tadino in Umbria.
Gualdo Tadino  Delitto nella stanza di un affittacamere: la vittima è una rumena di 27 anni
Sgozzata l’8 marzo dall’ex fidanzato
(Corriere dell’Umbria del 9 marzo, prima pagina)
Ripartiamo da questa ennesima tragedia femminile che ci accade quasi <sotto la porta di casa> proprio perché essa ci reca a tutti pare, non solo un messaggio di sgomento e pena per la povera vittima. Ma proprio per il suo essere accaduto in una piccola comunità acculturata e civile.


sabato 8 marzo 2014

Una Mimosa italiana sgualcita


Acacia dealbata-1.jpg
8 Marzo 2014: nel simbolo dedicato alla Festa della Donna.

Ma nella realtà, che Mimosa siamo diventati, Noi Italia?  Un detto popolare diffuso quanto amaro, più o meno recita così: <Fatta la Festa, gabbato lu Santu>.
E noi, facciamo eccezione ad una Festa che ci riempia la bocca ma faccia in realtà da paravento alla realtà nostra che dica: Facciamo sempre peggio?

Non pare proprio che facciamo eccezione, noi Maschile italiano
E tanto per dire, in una colossale beffa giocataci dal Calendario, questo anno la data Simbolo Femminile di una Donna pari, cade proprio nei giorni in cui un Parlamento nazionale di noi <maschietti> italiani risulta negare alla Donna elettrice italiana il riconoscimento di presenze pari Donna-Uomo nelle Liste elettorali nazionali.

Una cosa irrilevante?

venerdì 28 febbraio 2014

#staisereno

Arrivano i Nostri, ops…scusate,arrivano… i LORO                             

DALLA PRIMA PAGINA:
Si è dunque fatta un po’ di chiarezza sotto le Mura di Troia dove da oramai quasi dieci lunghi interminabili anni si combatte una Guerra senza esclusione di colpi per assicurarsi il controllo…di Elena e d’intorno.

Il nostro corrispondente lì sul posto dell'interminabile conflitto ha inviato un proprio Servizio che ci affrettiamo pertanto a pubblicare integralmente anche per aggiornare chi ci segue con consueto interesse.
Eravamo oramai da quasi un anno infatti in attesa di sui nuovi Servizi sul teatro degli accadimenti. Ma come leggerete nell'interno, la grande difficoltà di muoversi per lui da un fronte all'altro, e la insuperabile difficoltà emersa di far passare i sui Servizi tra le maglie della censura sia greca che troiana avevano creato un lungo vuoto di tempo dalle sue ultime Notizie appunto ormai di quasi un anno.

Il Servizio del corrispondente si arricchisce anche di numerose documentazioni visive pubblicate da noi in assoluta anteprima, e che ci ha fatto pervenire lui stesso con sue istantanee dipinte a questo fine. E che potete vedere già dalla copertina.

(tratto da www.wikipedia.org)

IL SERVIZIO del nostro corrispondente: