venerdì 2 novembre 2012

se una grande azienda fa la decimazione


<riassunti i 19 iscritti Fiom  ma altrettanti in mobilità.>


Così titolava l'articolo di Francesca Basso a pag. 8 del Corriere della Sera di giovedì 1 novembre 2012.

Ed è proprio questa vicenda che ci suggerisce il titolo del post:
<se una grande azienda fa Decimazione>

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  (Fonte immagine: P. Bianchi/Gasperino il Carbonareo- facebook)

Intanto, che cos'è, o meglio - per fortuna almeno qui da noi - cosa era la Decimazione?
Una consuetudine criminale risultata attuata anche all'interno Esercito sino a buona parte della prima Guerra Mondiale nel secolo trascorso.
E in che consisteva?

Lo spieghiamo con le parole con cui lo si poté sentire raccontare, ormai molti anni fa, da un italiano che diceva d'averla vissuta, e che era stato nostro soldato in quella guerra feroce.

Risulta infatti che, quando i nostri soldati non riuscivano ad attuare qualche ordine particolarmente insensato e rovinoso dello Stato Maggiore, come espugnare linee nemiche collocate in cima ad una fiancata di montagna delle nostre Alpi avanzando allo scoperto a piedi sotto le mitragliatrici austrotedesche che falciavano <come grano> i nostri fanti che venivano all'attacco, poteva capitare che l'attacco falcidiato ripiegasse, nei superstiti, anche senza aver avuto l'ordine di farlo.


Risulta infatti che, quando i nostri soldati non riuscivano ad attuare qualche ordine particolarmente insensato e rovinoso dello Stato Maggiore, come espugnare le linee nemiche collocate in cima ad una fiancata di montagna delle nostre Alpi avanzando allo scoperto  a piedi sotto le mitragliatrici austrotedesche che falciavano come <grano> i nostri fanti che venivano all'attacco, poteva capitare che l'assalto falcidiato ripiegasse, nei superstiti, anche senza aver avuto l'ordine di farlo.
E così, quell'italiano che raccontava l'esperienza sua vissuta, raccontava anche che ci si poteva poi ritrovare schierati in fila dinanzi a chi ti contava da cima a fondo della schiera, di militari italiani. Ed arrivando ogni volta a contare una decina, colui su cui cadeva 10, ed ogni suo successivo multiplo, doveva abbandonare la fila per essere sottoposti - tutti coloro così individuati a sorte - alla FUCILAZIONE. E per mano dei propri stessi commilitoni.
Da qui infatti, DECIMAZIONE = Cioè prescelto - e a caso, uno ogni Dieci. Per venire fucilato.

Che colpe risultavano avere in genere questi infelici soldati nostri risultati così prescelti a caso per morire su ordine degli stessi propri ufficiali?
Nessuna.
Se non quella di essersi ritrovati agli Ordini di cinici idioti.

Ebbene non possiamo nascondere che, la recentissima decisione anticipata sulla Stampa di Fiat, ha fatto tornare a mente proprio questa criminale usanza militare risultata anche nostra nel passato recente e che in sostanza - uccidendo a caso e senza loro colpe dei propri stessi subordinati - si intendesse suscitare in tutti essi stessi restanti - un terrore superiore persino a quello di vedersi lanciare contro nidi di mitragliatrici da ordini insensati ed inadeguati di propri ufficiali.

Cosa c'entra la Fiat con una usanza così barbara e perversa anche nostra neanche tanto lontana?

A nostro parere, c'entra.Anche se per una via meno di certo cruenta. 

Proviamo a metterci nei panni delle Maestranze oggi risultate coinvolte, infatti.
Improvvisamente, 19 di essi - uomini e donne non sappiamo quali - si vedranno chiamare dalla propria stessa azienda, del tutto per loro pensiamo anche inaspettatamente, per sentirsi dire
<sei in mobilità>; cioè, hai perso la tua attuale sola speranza e sicurezza di lavoro, entri in un limbo, tu e la tua famiglia, poi si vedrà....che fine farai...

E perché, come si  apprende adesso, chiameranno quei 19 <decimati> sfortunati inaspettati?
Perché un Tribunale della Repubblica italiana, pare in due gradi di giudizio - ha imposto alla azienda Fiat Italia di reintegrare sul loro posto di lavoro 19 lavoratori precedentemente licenziati ma - a parere duplice di Grado di Giudizio - licenziati dalla azienda in assenza di una ragione idonea e sufficiente.
Cosicchè, pare potersi dire che, a Decimati reintegrati sono stati sostituiti Decimati <estratti a caso> in sostituzione dei salvati?

No? Non è così sig. Marchionne? 
Ed allora, ce lo spieghi meglio lei quel che accade nella sua azienda.

Noi, leggiamo sulla Stampa nazionale quel che segue e in apertura del medesimo articolo di cui abbiamo già riportato il titolo che ne faceva appunto il Corriere della Sera del 1 novembre:
<Milano - Lo aveva detto, in caso di ulteriori assunzioni imposte dal tribunale il Lingotto avrebbe fatto ricorso alla mobilità per mantenere invariato il numero dei dipendenti di Fabbrica Italia Pomigliano. (...)>
E da quel che leggiamo, la conclusione che ne viene, non ci piace.

Dunque, proviamo a riassumerglielo quello che ci emerge. Poi, eventualmente ascolteremo volentieri dove non le risultiamo convincenti.
Primo: sempre dalla Stampa apprendiamo, ormai diversi mesi fa, che lei ha ritenuto che si dovessero licenziare 19 persone vostre comunque dipendenti e sottoposte, perché avrebbero danneggiato l'azienda con propri comportamenti.
Gli interessati licenziati non erano esattamente della sua stessa idea; e se non ricordiamo male, lamentavano di poter essere stati selezionati in quanto impegnati sindacalmente.
Gli interessati ricorrono dunque  alla Magistratura competente su queste divergenze di opinione.
La magistratura da torto a lei e ragione a chi si oppone.   In primo Grado.
L'azienda si oppone in Appello, e si sente dar torto una seconda volta. In Appello appunto.
Dunque, adesso pare che debba riassumere i licenziati ora reintegratiCHE SONO 19.

Ma, colpo di teatro, adesso leggiamo che l'azienda scopre che,
se deve reintegrare,...gliene crescono 19, di dipendenti attuali nelle sue buste paga.
E che pertanto - agli attuali dipendenti in Forza - forse li prenderemo tutti messi in fila,...conteremo per dieci sino a 190...e metteremo in mobilità quelli che avranno la disgrazia di venir contati sulla cadenza di decine..?

La cosa che lascia più perplessi, persino oltre questa così risultata indecente caduta di umanità aziendale verso le speranze di persone parse solo colpevoli di voler vivere lavorando, appaiono due. E gliele esponiamo dunque senza reticenze.

1) Le crescono 19 persone dipendenti, perché ne deve reintegrare ...19.

Ma lei, signor Marchionne, ne aveva licenziati 19 per unica ragione che li aveva ritenuti dannosi nei loro comportamenti. Esatto?
Allora, se non fossero stati <dannosi> aziendalmente, non li avrebbe mai licenziati. Esatto?
Ma se non li avesse licenziati...lei pare che ora avrebbe...36 persone - i 19 presunti <dannosi> + i 19 presunti <decimati> - tutti tranquillamente alle sue dipendenze.Vero?
Ed allora, perché mai 
se tornano i 19 di prima, gliene avanzano 19 di adesso? 
Invero, appare un salto di logica contabile, ancor prima che aziendale, ...il modo come risulta fate le somme. A meno che, non incida il comun denominatore FIAT VOLUNTAS DEI. In quel caso è chiaro che le somme fanno sempre zero.

2) Ma poniamo che le crescano proprio queste 19 infelici persone se gliene ritornano  indietro altre 19 date per uscite
Allora, non nascondiamo che siamo SPAVENTATI PER LA SUA AZIENDA che pare teme di sballare i risultati aziendali se mangiano - si fa per dire visto il costo della vita nazionale - grazie alle vostre bustepaga, 19 PERSONE.
Andreste in passivo d'Esercizio dunque per questo, per il costo di 19 persone eventuali: Dio, come siete messi male...
E non ci meraviglieremmo se, al passa parola che la Fiat ritiene che va in rosso con quelle 19 persone che si tiene, aveste un crollo in Borsa per fuga degli investitori; o se gli americani si cominciassero a dire, a Detroit, cominciamo a cercarci un nuovo socio perché questi si mangiano l'utile con sole 19 PERSONE.

Già, gli americani, signor Marchionne.
Spesso, l'abbiamo sentita magnificare la grande disponibilità, anche di sacrifici di produttività ed anche salariali delle maestranze americane con cui lei ora collabora pare con piena sua soddisfazione.
Ma anche qui, pare che lei abbia fatto un salto di una piccola omissione. 

Si, quelle maestranze Usa si sono indubbiamente sacrificate enormemente. Ma perché?
Pare di ricordare che, sotto l'egida del governo statunitense co-finanziatore, lei venne chiamato ad attuare un piano di rilancio di un'azienda ritenuta decotta, e che in quel modo, contemporaneamente, mandava a casa azionisti e manager decotti anche essi della stessa azienda Chrysler. 
E quei dediti dipendenti americani, se non abbiamo compreso male, nella stessa circostanza, proprio in ragione dei sacrifici e dei denari sonanti loro che investivano nel piano condiviso di rilancio di azienda e della sua occupazione, divenivano al tempo stesso anche sui azionisti e datori di lavoro: di lei, signor Marchionne.
E le pare piccola cosa, come scambio, di sacrifici e di rinunce anche di maestranze?
E in che modo risulta che esercitassero quell'azionariato di cogestione bella e buona aziendale? Con le loro rappresentanze SINDACALI Usa. Non e vero? e ci corregga se inesatto.

Dunque lei è andato li, con il governo stesso americano a garante di quel patto industriale, come socio di minoranza e ...dipendente dei ..Sindacati americani del settore. E se ne è stato - li - pare anche lietamente assieme nel suo - anzi, scusi, LORO - di consiglio di amministrazione a decidere tutto sempre assieme?
E ci viene a fare la morale sul dipendente e sul sindacato nazionale italiano, che risulta manca poco che se starnuta,..lo licenziate.
Ma crede veramente che, se il Presidente della Repubblica italiana, chiamasse le maestranze per salvare la sua Fiat Italia al momento parsa non meno malmessa già di Craisler di allora, le nostre anche maestranze e sindacati si sacrificherebbero meno di quelle americane ...per mandare a casa lei ed i suoi attuali azionisti che risultate non avere più un prodotto e un progetto italiano all'altezza della competizione globale di pregio e d'innovazione?
Faccia la prova, SE NON CI CREDE.
Lei lamenta che l'auto non vende in Italia, ma inciderà niente che risultate anche voi Italia, come già la Chrysler di allora, che  non aveva alcun prodotto competitivo né sulle linee né tantomeno nei suoi centri studi?

Ce la vogliamo dire intera la verità al riguardo una buona volta?
Voi, Fiat Italia, risulta che non investiate in un prodotto interamente nuovo e concorrenziale..dal tempo di Ghidella. Cioè, almeno da trenta anni fa...
E risultate che siete vissuti nel mercato domestico facendo piuttosto fare il girotondo dei modelli preesistenti..sulle piattaforme. Cioè prendo un pezzo di una, un pezzo dell'altra e l'assemblo e voilà: ecco il nuovo modello. E poi si ricomincia. 
Ma crede veramente che non comprendiamo, almeno noi acquirenti anche italiani, quando vediamo un icocervo con la coda di un tipo e il muso di un altro già apparso ben noto? e questo, mentre la concorrenza vostra del settore, sfornava pare forse più di un modello interamente nuovo all'anno.
E ora va a Palazzo Chigi e scende a far vedere al Premier una <cinquecento> : e quello estasiato appare, piuttosto che sibilarle nelle orecchie <ancora quella>...

E come mai Fiat Italia pare non investe nei prodotti come risulta da trent'anni?
Forse perchè Fiat, più o meno vent'anni fa, pare andava annunciando che fare auto era obsoleto? E metteva tanti, ma tanti soldi suoi nella --Telefonia,...nelle Assicurazioni,..nelle Banche... Non risulta?
Solo che quei prodotti alternativi, di cui poi si dovettero persino sbarazzare a rompicollo - pare non abbiano grande successo...negli autosaloni.

In conclusione, signor Marchionne, vorremmo cordialmente dirle che, come italiane ed italiani, NON LA REGGIAMO PIU'.
La faccia finita. Investa, rilanci anche in Italia all'altezza dei tempi e della sfida, o si tolga dai piedi, assieme alla sua attuale sicumera.

Già quando sentivamo dire: riportiamo la Panda in Italia dalla Polonia solo se ci costa come in Polonia, abbiamo fatto sforzi giganti a morderci la lingua nel non replicarle: adesso ti remuneriamo con 3 milioni al mese di ..Zloti polacchi. Così vedi perché, li, ti costa meno la Panda dentro questa Ue bugiarda col lavoro...
No? non lo accetta lo stipendio sui pagatole in Zloti, magari perché i suoi prestigiosi trascorsi di Banchiere le fanno già capire a colpo d'occhio che incasserebbe 4,5 volte in meno che non adesso in Euro stante la quotazione Zloti/Euro?
E ai lavoratori che dipendono attualmente da lei, in Italia, che cosa allora gli diciamo: che vadano a fare la spesa in Polonia se lei li paga in euro=ziloti dei polacchi?

I casi sono due:
Se cambia rotta industriale, e maglietta, ha ogni diritto di pretendere dal governo italiano che l'affianchi in Fiat Italia
in un eventuale grande progetto innovativo temporizzato come con Obama;

Se si tiene invece la maglietta, e non cambia anche nient'altro, allora possiamo fare anche qui come già Obama:
via da Fiat Italia azionisti e manager decotti; se la gestisce per un triennio di rilancio Dipendenti e Manager che garantisca anche lo Stato; e poi Stato e dipendenti rimettono tutte le loro quote societarie al pubblico mercato come già pianificato in partenza.

Come dice? lei gioca sul sicuro perché questo di governo non glielo chiederebbe mai,..di togliersi di torno, sia lei che i suoi azionisti inconcludenti nel danno GRAVE oramai anche nazionale?

E' tutto qui l'errore, signor Marchionne.
Tempo sei mesi, lei, di questi attuali interlocutori anche di governo, non ne troverà più nessuno operativo attorno.
Perché gli elettori e le elettrici italiane li cambieranno tutti: 
e poi, cambieranno politica industriale, anche con lei.

Per dirgliela TUTTAMovimento Popolare del Lavoro se avrà ruoli di governo dopo le prossime elezioni, la convocherebbe senza indugio, e per dirle:
Rilanciamo assieme,...o vi fate da parte mentre rilanciamo anche da soli direttamente noi italiani...?
Se insieme, fuori il piano credibile, innovativo, e temporizzato; e vediamo sino a dove l'Italia può arrivare ad affiancarvi facendo tutta intera la sua parte.
in caso diverso,  questo è il nostro di programma: per Fiat.

Nell'intervallo, vi diremmo ancora:
per intanto, considerate sospese qualunque aspetto di legislazione vigente esistente a vostro vantaggio, e considerate sospeso ogni nostro apporto alla mobilità eventuale di vostro personale, VALE A DIRE CHE, SE L'ATTIVATE VE LA PAGATE, PER INTERO. E non più con pubblico denaro. In quanto al momento vi dobbiamo considerare azienda a rischio e senza futuro nel metterci denaro.

Questa sarebbe, signor Marchionne infatti la posizione industriale di Movimento Popolare del Lavoro sul vostro importantissimo settore di innovazione e di produzione potenziale.

Perché è vero che 
Movimento Popolare del Lavoro propone la alleanza di tutti i Produttori di ricchezza nazionale per cambiare e Riformare la intera nazione: ma l'alleanza, appunto, di TUTTI I PRODUTTORI di ricchezza nazionale; cioè, anche di chi il lavoro lo presta, assieme solidali a chi lo offre.
Ma come si fa a chiamare a un'alleanza pari, anche chi risulta più impegnato forse a dare la caccia al futuro dei propri stessi ragazzi e ragazze? Prima, pare evidente, occorre farli SMETTERE. 
Poi, si vedrà, il da farsi magari nuovamente assieme...

Intanto, signor Marchionne, lasci magari in pace quei 19 poveri cristiani e cristiane di italiane che provano, assieme a tanti altri di vostri leali dipendenti, a volervi bene aziendalmente; anche se oggi, a dire il vero, pare che di occasioni per riuscirci gliene proponete invero veramente poche..

E, se intanto non vede come occuparli a fare auto - nella vostra attuale crisi risultata così grande di concreta innovazione concorrenziale anche in Italia - mentre attende il nuovo governo che vi convochi, li adibisca magari a portare i caffè e brioche ai piani vostri alti...mentre predisponete il Piano di rilancio da discutere a a breve con un altro di governo nazionale. 
MA LASCI STARE INTANTO LE DECIMAZIONI.

Perché, di decimazione in decimazione, a volte, anche in Italia persino, si finisce per dover DECIMARE i manager aziendali.

Buona giornata, signor Marchionne e...a presto.









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