lunedì 15 aprile 2013

Suffragette


(Fonte immagine:www.wikipedia.org)

Questo post trae spunto da un quanto capitatomi la mattina dell’11 marzo appena trascorso e che vorrei provare a condividere.
Mi è infatti accaduto di imbattermi casualmente, da un canale digitale,  sul finire di quello che mi è apparso un bel film  <angeli di acciaio
(Fonte Immagine: www.wikipedia.org)

Quel film risultava dedicato ad una delle protagoniste - Alice Stokes Paul - della grande battaglia politica, e Non violenta, che le Donne americane condussero, e alfine vinsero, agli inizi del secolo appena trascorso: la Conquista del diritto di voto elettorale anche per le Donne americane.

E quel film, che <incontravo> così casualmente, e che mi tratteneva sino al suo termine, mostrava, all’interno di un racconto di un tempo lontano, tanto anche di presente attuale e sino al nostro stesso oggi italiano.

Ma andiamo per gradi.
Intanto proviamo a ricordare assieme di che <battaglia> civile fosse quella di allora americana. Per molti di noi si tratterà infatti di ricordare, ma per fasce molto ma molto più giovani si potrebbe trattare finanche di poter conoscere di cosa si stia parlando.

Parrà forse ai più giovani incredibile a dirsi, ma, ancora all’inizio del secolo appena trascorso, la democrazia elettorale non era affatto universale. E più o meno in ogni parte del mondo che la praticava. Si trattava infatti, pressoché ovunque, di un diritto elettorale riservato ai soli UOMINI. Le DONNE ne erano escluse dall’esercizio del proprio diritto elettorale. E così era anche negli USA in quegli stessi anni.

Parrà incredibile probabilmente e in specie ai più giovani, ma la democrazia elettiva non è nata affatto universale negli aventi diritto al voto entro le singole nazioni che la adottavano. Mentre, probabilmente, siamo spesso portati a pensare che, una cosa che oggi esiste, deve già per questo essere esistita identica da sempre. Un po’ come l’acqua corrente al rubinetto domestico di ciascuno, si può essere portati a pensare che, se c’è, ci deve essere sempre stata perché è utile e naturale che ci sia sempre stata. Non è però affatto così. Né per l’acqua corrente al rubinetto domestico, né per il Diritto elettorale universale.