giovedì 8 settembre 2011

PARLIAMONE ADESSO: prima applicazione dell'art. 8 di manovra: Licenzi...

PARLIAMONE ADESSO: prima applicazione dell'art. 8 di manovra: Licenzi...: In questo periodo ho dedicato abbastanza spazio a personali riflessioni su una spregiudicata operazione fiscale nazionale detta Manovra. Per...

prima applicazione dell'art. 8 di manovra: Licenziamento di manovratori di un treno finito su un binario morto.

In questo periodo ho dedicato abbastanza spazio a personali riflessioni su una spregiudicata operazione fiscale nazionale detta Manovra. Periodo durante il quale credo che il nostro Parlamento abbia scritto una delle pagine più nere della storia repubblicana parlamentare.

In quanto una maggioranza è arrivata, tra mille ipocrisie e sotterfugi, a quello che aveva avuto sempre in mente: una manovra di sole tasse e sempre solo a chi già le paga. E le minoranze si sono scelte la pubblica patente di complici preziosi o di sprovveduti altrettanto preziosi. Non si può spiegare diversamente delle minoranze parlamentari che sono restate un mese intero, a spese nostre in Senato, ad osservare compunte le evoluzioni dei manovratori. E poi lì a strapparsi i capelli in eurovisione che gli hanno messo la fiducia all'ultima ora. Ma che sorpresa! A riprova, se mai occorreva, che la politica economica e fiscale nazionale risulta da tempo divenuta, nella sua sostanza, se ne serviva la riprova, MONOPARTITO.

Il risultato vero, di tante chiacchiere e liete sollecitazioni, appare infatti questo.
Il 10% degli italiani che già oggi detiene il 50% della ricchezza nazionale è riuscito a non farsi mettere neanche una lira vera di Tasse. Su una manovra di 54 miliardi quasi tutta di sole tasse. Come già prima.
Il resto di italiani, che già le pagava le tasse e perdeva Servizi, continuerà a mantenere gli esentati, e chi li rappresenta, più già di prima. E a proprie sole spese.

E la verifica ulteriore senza minima decenza di chi oggi comandi veramente in Italia la ritroviamo, EMBLEMATICA, nella storiella dei provvedimenti di <lotta epocale all'evasione>.
I presunti provvedimenti contro la evasione, si legge sulla stampa, sono previsti con efficacia solo su fatti successivi alla loro entrata in vigore. Per rispettare la regola italiana che non si toccano con la retroattività i diritti acquisiti.
TUTTO IL RESTO DI MANOVRA DEMOLISCE INVECE CON ASSOLUTA TRANQUILLITA' I DIRITTI ACQUISITI.

 I rappresentanti di questa casta vera nazionale, indistintamente dalla loro collocazione parlamentare, sono per parte propria riusciti nella sceneggiata di chiacchiere basta casta, ed al dunque si sono scansati da ogni taglio. Pur minimo su di se stessi. Anzi, pare si siano accomodati meglio sui privilegi economici e di tasse proprie che già prima avevano. Alla fine, l'unica vittima della sceneggiata di tagli ai costi della politica, messa in piedi per il volgo, cioè tutti noi, risulterà il bar del Senato.

Chiunque ha un po di testa le conclusioni infatti già le sta traendo.

L'Ocse conferma nelle proprie statistiche che la famiglia italiana risulta quella che ha perso più potere di acquisto tra gli Stati censiti.

Il Fondo Monetario, proprio ieri, mentre i manovratori e i loro efficaci pali trafficavano nel binario morto di sviluppo votando 54 miliardi di nuove imposte ed ancor minori Servizi, ha ridotto nuovamente per la seconda volta, in un mese, la sua previsione di crescita italiana 2012. Passandola infatti dal precedente 0,7% di agosto allo 0,5% di ieri. Grazie alla manovra in corso.

Perché la Ue, e solo lei, appare invece contenta?
credo perché questa cosiddetta manovra italiana nella sua ultima versione settembrina le da la ragionevole certezza che, sino al 2013, anche in recessione, è prevedibile che saremo così in grado almeno di rimborsare gli interessi sul debito pubblico. Ovvero, di non fallire sull'istante. Come Stato italiano. E di dare così il tempo necessario, prevedibilmente, alle banche Ue di darsela a gambe dal debito italiano che hanno ancora in portafoglio. Cioè questa manovra recessiva, per ora, almeno gli salvaguarda le banche Ue.

E noi?
Personalmente questa é l'ultima riflessione personale sopra questa cosiddetta manovra.
Perché non serve a niente continuare eventualmente a farlo.

Adesso la questione decisiva rimane infatti un'altra.
Tra chi indica di volersi astenere, e chi di non votare, oggi i sondaggi indicano ammontare a circa il 45% complessivo dei potenziali elettori italiani.

La posta vera del momento italiano risulta divenire pertanto se, aggregando un altro 10% almeno di italiani ed italiane, questa area grande di cambiamento vero elettorale già apparsa esistente riuscirà a raccordarsi tutta assieme in un progetto nuovo ed alternativo di sviluppo e lavoro. E a rappresentarselo da sé anche in Parlamento coerente.

E di conseguenza se riuscirà a realizzare democraticamente con il voto, nella più assoluta non violenza, qualunque legge elettorale le si ponga da usare, il prepensionamento della classe politica italiana dirigente attuale.
Con il licenziamento in blocco. Da giusta causa: ex art. 8 di manovra.

Tutto il resto, temo, come sempre, non servirà praticamente a niente.

lunedì 5 settembre 2011

Lettera aperta al Segretario della CGIL Camusso

gent.ma Segretario Camusso,

mi permetto di rivolgermi a lei, pur non iscritto, come italiano. Le anticipo che trovo del tutto giusta e comprensibile la iniziativa di domani del suo Movimento. Non solo per il sacrosanto diritto di poterlo fare, ma anche perché mi è apparso, cosa che ho pubblicamente detto e scritto, pur nella mia modestia, uno dei tentativi seri di riportare al centro dell'attenzione il Lavoro ed i suoi redditi equi. Dal momento che resto più che mai convinto che la crisi italiana, e non solo, sia soprattutto una crisi da POVERTA' DI MASSA e da MANCANZA DI LAVORO EQUO.

Perché allora le scrivo?

Ho letto proprio oggi che il suo Movimento ha inteso impedire domani l'uscita del Corriere della Sera in concomitanza dello Sciopero Generale indetto.
Posto che sia così, ma non credo che la nota di prima pagina del Direttore menta, non entro minimamente nelle motivazioni. Sicuramente importanti e su cui non metto bocca, con rispetto.

Quello che volevo annotare, Gent.ma Segretario, è che il Corriere della Sera, lo dico da usuale lettore, mi risulta uno dei pochi giornali italiani senza tesi a priori. Sul quale, pur consentendo o dissentendo come ovunque, appare possibile farsi una idea ragionevolmente fondata su quel che succede in Italia, Europa, ed anche altrove. Io, ad esempio vi ho letto anche il suo Landini in una intervista di notevole spessore e che altrimenti avrei ignorato quei pensieri. Domani, sembra che sarò privato di quel faro anche personale.

Ma non è questo tuttavia che volevo segnalarle. Il mio piccolo messaggio, in fondo, si riduce ad una rispettosa domanda.

Ben Ali e Mubarak, sono caduti per l'indignazione del loro popolo soltanto, o perché, assieme, l'informazione internazionale, anche la nostra, non ha mai spento i fari su quelle sacrosante rivolte popolari?
Quelle piazze del Nord Africa, avrebbero mai vinto su governi imbelli quanto prepotenti, se avessero inalberato, contemporaneamente cartelli. Spegnete tutta l'informazione in segno di solidarietà, finché non avremo vinto?

Grazie dell'attenzione e buon lavoro per tutti noi a lei ed al Suo Movimento. Anche domani, giorno sicuramente importante per tutti anche noi e non violento.
Cordialmente, mario staffaroni

domenica 4 settembre 2011

Italia consociata, addio.

Vorrei condividere alcune grandi constatazioni che emergono oggi sulla nostra cara Italia e su tutti di noi.

Per una volta, pertanto, anche da parte mia la parola agli <amati> sondaggi.
Col permesso, beninteso, del dr. Renato Mannheimer e del giornale  Corriere della Sera che li pubblica alla sua pag. 13 di oggi 4 settembre, eccone dunque alcuni stralci significativi. Sotto il titolo già significativo:
"Esecutivo criticato da 8 italiani su 10
Ma il calo dei consensi travolge anche l'opposizione "
L'azione del governo non risulta gradita alla gran parte della popolazione, ma c'è anche la valutazione critica sull'operato dell'opposizione.
Quasi l'80% degli italiani dichiara di giudicare negativamente l'operato dell'esecutivo negli ultimi mesi. Come si sa, anche in precedenza la maggioranza degli elettori esprimeva un parere critico sull'azione dei nostri ministri. Il livello del dissenso è tuttavia aumentato notevolmente, passando dal 74% rilevato a fine giugno (e dal 66% di gennaio) al 79% di oggi. In questo momento, solo poco più del 18% degli italiani approva le scelte recenti dell'esecutivo.


L'ampiezza di questo dissenso implica che esso non coinvolge solo l'elettorato delle forze politiche di opposizione, ma è diffuso anche, sia pure in misura minore, tra chi, ancora oggi, dichiara di votare i partiti di governo. Ad esempio, esprime un giudizio negativo sull'esecutivo più di un quinto (23%) dell'elettorato del Pdl e addirittura metà di quello della Lega nord. (...)

Anche la fiducia nella persona del presidente del Consiglio è drasticamente diminuita, anche se supera, seppure di pochissimo, quella espressa per il governo nel suo insieme. Oggi poco meno del 20% degli italiani manifesta <<molta>> o <<moltissima>> fiducia nel Cavaliere: un anno fa era i 36%, ciò mostra un calo di consensi drammaticamente significativo. (...) " "


MA ADESSO E' CHE VIENE IL BELLO, SI FA PER DIRE NATURALMENTE, PROSEGUENDO A SCORRERE IL SONDAGGIO pubblicato dal Corriere della Sera:

"Tutto ciò non ha giocato, tuttavia, a favore dell'opposizione. Anzi.
Congiuntamente alla caduta di consenso per il governo, si è verificata nell'ultimo periodo una diminuzione netta di valutazioni positive per l'operato dell'opposizione, che oggi non superano il 13%, mentre più dell'83% si esprime criticamente verso il centrosinistra.
Appaiono particolarmente severi gli imprenditori, i liberi professionisti e i lavoratori autonomi, ma anche tra gli operai più dell'80% non approva le scelte recenti dei partiti di opposizione.

Si ha prova dell'ampiezza del dissenso dall'analisi delle risposte in relazione alle intenzioni di voto. E' vero che, come ovvio, più del 90% degli elettori del Pdl è critica nei confronti del centrosinistra, ma sorprende che lo sia anche il 60% degli elettori del Pd (dunque la maggioranza assoluta sembra, almeno in questo caso, dissentire dall'operato del partito) e più del 70% dei votanti per l'idv di di Pietro. (...) "

(si ringrazia Renato Mannheimer/Corriere della Sera, pag. 13 del 4/9/2011.)
ndr. i grassetti e gli stacchi di testo sopra riportato sono della riproposizione, il testo richiamato si produce in monocarattere corsivo nel suo intero)


CHE COSA VUOLE DIRE, QUESTO SONDAGGIO IN FONDO SOPRA TUTTI NOI STESSI?

Intanto, penso, una prima cosa.

La <barriera> mediatica prevalente, soprattutto video, non ha funzionato a spargere profumi pensosi sopra l'operato complessivo gestionale italiano. Il popolo italiano, cioè noi tutti stessi, mostra di aver compreso e bene cosa si stia veramente facendo, come, e da parte di chi. E infatti dissente.
Perchè puoi anche essere un genio mediatico, come lo era certo anche Mussolini, ma quando ti trovi a propagandare una guerra già persa con le ballerine, mentre cadono le bombe alleate già accanto anche al palco, c'è poco da addolcire alla storia che irrompe in diretta dentro il <circo>.


Ma nel sondaggio su di noi stessi, credo che lasciamo emergere una seconda cosa. Forse anche più decisiva e dirompente della prima: L'OPPOSIZIONE NON CRESCE, ANZI CROLLA DI CONSENSO PURE ESSA.


E questa, almeno apparentemente, risulta una cosa molto strana. Perchè accade?

Da che mondo è mondo, infatti, le maggioranze, in passaggi per esse dure, cedono di consenso. Infatti, giù i laburisti e Cameron dilaga. Si ritira Zapatero e già i sondaggi danno vincente la sua opposizione parlamentare. La cancelliera tedesca ondeggia, ma cresce in contemporanea la sua opposizione parlamentare. Lo stesso sembra accada in Francia. 
In Italia invece no: giù entrambi nella perdita contemporanea di consenso, maggioranza e minoranza parlamentare. E COME MAI?

Una risposta potrebbe essere, magari, sono le inchieste giudiziarie. Non credo proprio. E poi, che c'entrerebbe l'Ivd?




Proviamo ad entrare allora più addentro alla grande questione che si manifesta qui da noi.


Cosa ha caratterizzato, e caratterizza le opposizioni parlamentari europee emerse già, o date prossime, vincenti sulle  maggioranze preesistenti? UNA PROPOSTA POLITICA LORO FORTEMENTE ALTERNATIVA.

In Italia anche: NO.

Non vuole essere questo un giudizio prevenuto. Ma una semplice constatazione. Altrimenti anche qui diverrebbe <disinformazione>.


E stata infatti intesa la proposta alternativa di manovra dell'opposizione? invero apparsa come un lampo per dovere di presenza e svanita lesta dall'orizzonte?
Da quel che si è potuto vedere E' RISULTATA ANCHE ESSA UNA <MANOVRA DI SOLE TASSE>. Ne più ne meno a quella del Governo.

La "grande" differenza delle due Manovre risultate ancora di sole TASSE senza sviluppo? Una diversa parziale attenzione agli esentati, nell'una e nell'altra. A ragione di cercare di salvaguardare preferenzialmente il proprio <zoccolo> dell'insediamento elettorale rispettivo. Per il resto, a filosofia d'ispirazione, appare gemella. Un clone. E questo stanno fotografando i sondaggi: L'elettorato mostra di averlo ben capito di essere in presenza, in parlamento, di una politica economica sostanzialmente MONOPARTITO.

Già questo basterebbe per tagliare le ali alle speranze proprie di vittoria di qualsiasi Opposizione parlamentare. Risultare un clone della politica economica governativa.


Ma se a qualcuno di noi, fossero rimasti dei dubbi, si è incaricato di dissolverli la condotta politico parlamentare dell'Opposizione vista subordinata, nell'occasione, alla più infelice plateale <CONSOCIAZIONE>.

E' evidente che sulla <casa comune> che brucia non si fa speculazione bassa, nemmeno ostruzionismo senza ragione. Ma un conto è fare il pompiere, anche dall'Opposizione, un conto fare la <spalla> del piromane....

E allora ecco l'opposizione che arriva <trafelata> a frragosto al Senato dalla spiaggia. Prima anche della maggioranza. Qua la manovra, che non va, ma ve la lasciamo ugualmente approvare di corsa che ci serve. Nessuno se la fila, e nessuno le fornisce niente, tuttavia. Mentre la maggioranza proponente si dilania in video tra mi sanguina il cuore e mi fa schifo. Cambiandola, di sera e di mattina senza posa, come fosse una brandina.

E che fa l'opposizione palamentare italiana? si incupisce, cerca di far approvare adesso la propria di manovra nella latitanza della maggioranza, convoca d'imperio il governo a riferire d'urgenza? NEMMENO PER IDEA.

A giorni alterni, come le targhe, la opposizione parlamentare, in blocco, risulta pietire in video. Dateci sta manovra vostra da farvi approvare, decidetevi su, fate i bravi. Non abbiate timore di noi, che già quella di luglio, di manovra vostra di tasse, ve la abbiamo fatta approvare in sei giorni. Forza, che non sappiamo più cosa fare, in Senato, se non vi decidete. Abbiamo finito le parole crociate, al bar interno hanno aumentato i prezzi, e così adesso viene anche sete. Ma sta manovra vostra, quando la date, ad una minoranza che non vi creerà problemi?

C'è da meravigliarsi che con questa conduzione pubblica, e ostentata, l'intenzione di voto e di consenso crolli anche all'opposizione parlamentare, in Italia? NO, credo. VISTO CHE L'OPPOSIZIONE, ELETTORALMENTE, PARE SUICIDATA.

Perchè, allora, accade?


Perchè, ormai da ventanni, sono caduti i muri e forse anche le terrazze, ma la gestione politica italiana rimane CONSOCIATA.

Che cosa vuol dire nella realtà reale?
Che si scrive maggioranza e minoranza parlamentare elettorale, si coniuga dell'Amore o Geneticamente Diversi, ma dietro a queste baggianate per i fessi, nella spiccia realtà, decidiamo, e soprattutto gestiamo, TUTTI ASSIEME e sempre CONCORDI.


Solo che adesso, l'elettorato e la pubblica opinione, cioè noi tutti, come rivela il sondaggio citato, MOSTRA DI AVELO CAPITO. E lo rigetta questo dannosissimo minuetto ipocrita sopra le sue tasse e sopra il suo futuro.

Non gli basta più sentirsi dire <la colpa e del solo presidente del consiglio> o <la colpa è del segretario del Pd> quando poi vede alla buvette i fiduciari deliberare assieme. Quando poi vede in ballo la propria esistenza stessa, quella dei figli, il proprio lavoro onesto. E SI DISGUSTA.

La consociazione italiana ha fatto dunque, e fa il suo mestiere, e nelle emergenze soccorre, come da sempre,  il suo <nemico> apparente. Visto che hanno sempre deciso e gestito in fondo assieme. Ma questa volta, forse, è stato fatto un errore di troppo. Si è fatto i consociati, a telone aperto. Del palco.
E volano pomodori, verdure, ortaggi, sui Consociati alti e pure bassi. Dal pubblico pagante che fa tremare il tetto di fischi.


Questo pare dicono i sondaggi su di noi: L'Italia non si vuole più consociata nei disastri, l'Italia si prepara ad altre scelte sue VERAMENTE ALTERNATIVE. Di rappresentanza e di gestione reale.


I colpi di coda dei <caimani> della rendita parassitaria diffusa consociata saranno ancora forse molti. MA LA STRADA, APPARE APERTA.


VERSO IL NUOVO NELLA DEMOCRAZIA.


Nei sondaggi citati risulta infatti esservi scritto in filigrana, a maggioranza elettorale vera: CONSOCIAZIONE ITALIANA ADDIO. Si va verso l'ALTERNATIVA VERA, DI PROGRAMMI E GESTIONE SUCCESSIVA.

Questa sarà infatti, io credo, la Primavera possibile, democratica, non violenta italiana. Col consenso pieno anche dei Mercati....