martedì 9 agosto 2011

20 miliardi di nuovi tagli: se la decenza si sconnette dalla prudenza

In questi recentissimi giorni mi sono trovato costernato, come italiano, a vedere questa <caccia> nazionale a 20 miliardi di cosiddetti ulteriori tagli. A ragione di uno specifico PERCHE'. Ed ho pensato di annotarmelo su questo mio notes che condivido con chi ritenga di farlo.


La cosa mi è apparsa infatti enorme. Dentro il collo dei Titoli di Stato con più di un indiziato ed il miracoloso recupero dei medesimi a costo sociale salato.

Dunque, dobbiamo accorciare la manovra. E proseguendo in un linguaggio da <sarti> servono ancora tagli.
Cosa tagliamo? Tanti ad esercitarsi in congetture e consigli; anche su larga parte della informazione. Tagliamo l'anzianità di pensione alle donne? Tagliamo le invalidità? tagliamo le pensioni qua e là? Tagliamo sanità? o facciamo un taglio all'istruzione? Tagliamo un articolo alla Costituzione? Tagliamo a zig zag?

Zitti. La Sezione Tagli nazionale, ubicata presso uno specifico ministero italiano, sta pensando. A cosa tagliare.



Se non ché viene fuori un fatto apparso almeno a me davvero singolare.


Sali lo scalone del palazzo ministeriale e a lato dell'androne trovi la porta della Sezione Tagli. Ma poche porte accanto, lungo un corridoio così lungo che appare di sicuro da tagliare questo, vedi una porta con un grande pannello di identificazione di funzione: Sezione statistiche dell'Agenzia delle Entrate.

Bussi e chiedi: che statistiche avete? niente di nuovo, anche questo anno ci hanno evaso i soliti 100 miliardi di imposte. 
Allora ti corre alla bocca istintivamente da contribuente: ma lo sa la Sezione tagli?
E chi si azzarda a disturbare, se si appena accorgono che ci siamo...ci tagliano come minimo la sede.


Perché l'incredibile e vera questione NELLA REALTA' RISULTA PROPRIO QUESTA.

Uno stesso ministero ITALIANO la sua Sezione delle uscite taglia e ritaglia. Perché deve <salvare> l'Italia.

Ma questo risulta anche il medesimo ministero italiano che controlla l'Agenzia delle Entrate. E questa medesima Agenzia risulta che, annualmente, rileva statisticamente la percentuale delle imposte italiane evase.
Credo che sull'anno passato la stima fosse 100 di miliardi di mancate entrate stimatevi per evasione dall'Agenzia delle Entrate.


100 miliardi annui di possibili entrate stimate evase dal medesimo ministero che taglia perché siamo senza risorse. 


UNA COSA COLOSSALE QUESTA COINCIDENZA DI COMPETENZA TRA CHI TAGLIA E CHI DEVE INCASSARE.




Quasi  come se in una azienda che pensa di portare i libri in tribunale per mancanza di entrate, l'ufficio commerciale dicesse alla ragioneria: prima di farlo, non sarebbe il caso di incassare quel centinaio di miliardi di fatture?

La cosa appare indubbiamente enorme. Se solo ci pensate. Perché è il ministero delle entrate che fa statistica con la sua stessa Agenzia di subire 100 miliardi di mancate tasse incassate. Ma quel ministero delle entrate coincide per sede, competenze, ed indirizzo, con il ministero delle uscite. Il quale ultimo taglia ovunque....perchè non ha entrate!


Si sono dimessi tutti travolti dal ridicolo della situazione prima ancora che dalla collera dei connazionali? Neanche per idea. Tagliano imperterriti.

Risultano oggetto di una campagna di stampa che gli impone almeno di imparare a far parlare tra di loro due Sezioni proprie, prima di tagliare? Nemmeno, pare. La parola d'ordine risulta: silenzio. Devono salvare la nazione che non ha entrate....


Allora facciamo tutti noi due conticini così, tanto per giocare, scrivendo sul retro del giornale.


100 miliardi di entrate evase = ne recupero il 70% facendo un decreto di urgenza che istituisce il conflitto d'interesse; vale a dire, chi chiede la documentazione di quel che paga, ne ottiene detrazione idonea e congrua proporzionale nella propria di dichiarazione dei redditi annuale. Il perché pare evidente: gli deve convenire per farsi documentare.

Subito dopo, prendo le spese globali tutto compreso, dalle Alpi alle Piramidi, dei costi della politica nazionale e li dimezzo. Cioè meno 50%.
Non importa se per farlo un parlamentare si è perso l'ascensore e una miriade di Enti intermedi si sono così  conglobati nelle loro funzioni. Si nelle Province. Proprio loro. Perché indubbiamente ne salvo un centinaio di rappresentanze politiche elettive a costi dimezzati. Ma di organismi politici intermedi ne ho chiusi ventimila... che erano tutti a costi pieni.

Prima di fare il saldo, abbatto del 20% all'anno, per due anni, le attuali tasse sulla totalità del lavoro dipendente; e già che ci sono detasso totalmente le pensioni più svantaggiate. Ed a chi vanno le detrazioni attuate? subito agli stessi percettori delle retribuzioni e delle pensioni.

Ed alle aziende che devono fare innovazione e concorrenza all'esterno, non ci pensate? certo, via subito irap (indecente tassa sugli occupati in una nazione con 9% di disoccupati); e tassa fissa  ben minore sugli utili d'azienda; e abbattimento del 3% degli oneri sociali un anno ed altro 3% il successivo; e tassa di favore ad un multiplo dei guadagni girati in condivisione salariale.


SORPRESA. Il Bilancio nazionale va in pareggio in due anni. Anzi, penso vada addirittura in vantaggio. Perché dal secondo anno la ripresa a <turbo> del pil reintegra già essa i tagli fiscali con l'aumento della platea dei contribuenti.


Il primo anno potrebbe esservi qualche scossone di cassa. Niente paura. Abbiamo ancora da recuperare il tesoretto della malversazione che la Corte dei Conti stima in 60 miliardi l'anno di risorse sottratte. Abbiamo la Sanità che acquisito il criterio che prevale, abbandonerà disavanzi recuperando 6/7 miliardi di risorse disperse.

La Cassa integrazione, non ci serve più: siamo guariti col lavoro prioritario alle italiane ed italiani. In Italia. E con tutti i collaboratori non italiani necessari.

Quanto alle auto blu, una bella asta di blocco che gli cambi <colore>: scomparse. salvo qualche decina per quelle alte cariche istituzionale che ferirebbe l'orgoglio nazionale vederle andare appiedate.


Quanti decreti legge abbiamo adottato? cinque, sei, otto? bastano. La nave già si muove lontano dagli scogli. A proposito, tra i tagli veri e necessari per ritornare coesi e seri, tagliamo anche la Sezione tagli. E fanno forse nove di decreti legge.


Ma che dite, rispondono alla Sezione tagli, la riforma del Fisco l'abbiamo prevista già noi. Ve la faremo vedere che bella tra tre anni. Tagliate la Sezione tagli...


Adesso ci sediamo. quanto è passato? un mese? adesso ci dedichiamo gli altri otto a semplificare e riordinare la nostra nazione con qualche altra Riforma necessaria. Tra esse Federalismo solidale, giovani, donna e famiglia e scuola e ricerca in prima fila. Con incluso voto a sedici anni e donne/uomo 50/50 nelle candidature e in tutti gli esecutivi.

PERCHE' NON LO FANNO?

Perché le scelte attuate ed in attuazione da vent'anni in Italia, non sono casuali. Sono volute. Sono le scelte servite a consegnare già ora il 50% circa della ricchezza nazionale al 10% della popolazione. Dati Banca Italia sul 2010.


Colpo di sole? stress da ferragosto? 
non so. So che Roosevelt fece più o meno così per rianimare e portare la sua nazione fuori dalla crisi, fino a vincere la seconda guerra mondiale, durante la crisi del 1929. Più lavoro diffuso, più coesione, aiuto ai più deboli e colloquio incessante di informazione e documentazione alla nazione.

Le classi dirigenti dell'Europa <lungimirante> anche allora, nella grande crisi del 1929, risposero, credo, ma questo è follia antieconomica. Ci mancherebbe solo di ascoltare il popolo e la sua fame. Ci pensiamo noi. Taglia. E si scelse Mussolini ed Hitler per uscire dalla sua crisi del 29....
Ma adesso noi possiamo votare. E la differenza non è poca. Al massimo perderemo un anno. Poi possiamo cambiare anche da soli. Se lo vorremo fare.


Leggevo alcune settimane or sono un articolo del Corriere della Sera dove si esaminavano similitudini e differenze tra la situazione sociale e politica francese poco prima della Rivoluzione e l'Italia attuale. In questo articolo ciò che più mi ha colpito è stato il pensiero di un sociologo americano che vi veniva ricordato. In esso in sostanza si diceva che non è la fame a portare ai grandi cambiamenti. Sostenendosi che il popolo francese aveva sopportato angherie e fame per secoli senza reagire. Fino a quando CI FU LA CONSAPEVOLEZZA .

Egli sosteneva infatti che non sia la fame di un popolo a portare ai grandi cambiamenti entro le nazioni, MA LA CONSAPEVOLEZZA DI UNA INGIUSTIZIA SUBITA.




A settembre penso che dovremo vedere anche tra noi tutti se la nostra CONSAPEVOLEZZA, coltivata dalla Sezione Tagli sia già sufficiente. Altrimenti ce ne daranno sicuramente altra. Ma se la consapevolezza si ritenga che basti, forse sarà quello il momento di cambiare.

E sempre nella più intransigente non violenza. Ogni sistema economico sociale allo sbando sogna infatti sempre ed ovunque la altrui violenza. Perché lo legittima, anche agli occhi del mondo, alla propria di Violenza illimitata. Senza propria di violenza, i prepotenti soccombono sempre. Questo dice anche la storia recente.

Buon Ferragosto.















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